UE - Urban Innovative Actions, 4 citta’ italiane tra i beneficiari

Ci sono anche Bologna, Milano, Pozzuoli e Torino tra i beneficiari del bando Urban Innovative Actions 2015

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UE - Urban Innovative Actions, statistiche partecipazione prima call 2015 

> Ue - anticipazioni bando Urban Innovative Actions 

Nell’ambito del bando Urban Innovative Actions (UIA) 2015 sono stati selezionati i progetti presentati da 18 autorità urbane dell’Ue. Amministrazioni italiane in testa per partecipazione alla call, con 104 proposte, di cui 4 ammesse ai finanziamenti.

Urban Innovative Actions

L'iniziativa Urban Innovative Actions, sostenuta dalla Commissione europea tramite il Fondo Europeo d Sviluppo Regionale (FESR), promuove lo sviluppo urbano negli Stati membri attraverso il finanziamento di soluzioni innovative a favore delle città europee. Le risorse stanziate per il periodo 2014-2020 ammontano a 371 milioni di euro, che saranno ripartite tra diversi inviti a presentare proposte.

Il primo bando, con un budget di 80 milioni di euro, si è concluso lo scorso marzo con l’obiettivo di selezionare progetti inerenti quattro argomenti:

  1. transizione energetica,
  2. povertà urbana,
  3. integrazione dei migranti e dei rifugiati,
  4. lavori e competenze nell'economia locale.

Al bando hanno potuto accedere le città con più di 50mila abitanti e per venire incontro agli Stati membri che non hanno grandi centri urbani, la Commissione Ue ha previsto per le città più piccole la possibilità di presentare progetti congiunti.

Risultati del bando UIA 2015

Il comitato di selezione UIA ha ricevuto 378 proposte provenienti da 24 Stati membri, con i progetti italiani in testa (104), seguiti da spagnoli (72), greci (27) e tedeschi (23).

Al termine delle valutazioni sono stati selezionati, nell’ambito dei quattro argomenti previsti dal bando, i progetti presentati da 18 città europee:

  1. transizione energetica: Gothenburg (FED), Parigi (CoRDEES), Viladecans (VILAWATT);
  2. povertà urbana: Barcellona (B-MINCOME), Birmingham (USE-IT!), Lille (TAST’in FIVES), Nantes (5Bridges), Pozzuoli (MAC) e Torino (CO-CITY);
  3. integrazione dei migranti e dei rifugiati: Antwerp (CURANT), Bologna (S.A.L.U.S. ‘W’ SPACE), Monaco (RefuMuc), Utrecht (U-RLP) e Vienna (CoRE);
  4. lavori e competenze nell'economia locale: Bilbao (AS-FABRIK), Madrid (MARES de Madrid), Milano (OpenAgri) e Rotterdam (BRIDGE).

L’Italia si è distinta con i progetti di quattro città, relativi a tre dei quattro argomenti previsti dal bando:

  1. povertà urbana: Pozzuoli (MAC) e Torino (CO-CITY);
  2. integrazione dei migranti e dei rifugiati: Bologna (S.A.L.U.S. ‘W’ SPACE);
  3. lavori e competenze nell'economia locale: Milano (OpenAgri).

Per contrastare la povertà nelle aree più svantaggiate la città di Pozzuoli utilizzerà, nell'ambito del progetto MAC (con un sostegno FESR da oltre 3,9 milioni di euro), 30 ettari di aree verdi pubbliche per interventi di agricoltura urbana, mentre i residenti della città di Torino potranno contare su un sistema di welfare urbano destinato allo sviluppo di servizi e processi di economia collaborativa grazie al progetto CO-CITY (fondi FESR per oltre 4,1 milioni di euro).

A Bologna, per favorire l’integrazione dei migranti, sarà attivato il progetto S.A.L.U.S. ‘W’ SPACE (con un contributo FESR da oltre 4,9 milioni di euro) che intende coinvolgere i migranti nella realizzazione di un centro a loro dedicato, dove potranno acquisire anche le competenze necessarie per avviare una propria attività imprenditoriale nella zona.

Il progetto di Milano, OpenAgri (cofinanziato dal FESR con oltre 4,9 milioni di euro), prevede invece la realizzazione di un polo agricolo d'eccellenza all'interno dell'area di "Porto di Mare", ai confini della frangia urbana, per promuovere percorsi innovativi nel campo agroalimentare.

L'avvio dei progetti è atteso per l'inizio del mese di novembre.

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Photo credit: Pedro Nuno Caetano via Foter.com / CC BY