Credito: ok al decreto sul Fondo di garanzia per la prima casa

Mutuo prima casa - Photo credit: Images_of_Money / Foter / Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)Ammontano a 600 milioni di euro le risorse stanziate per l'attuazione del Fondo di garanzia per acquisto, ristrutturazione e accrescimento dell'efficienza energetica della prima casa. Il decreto che disciplina il fondo è stato firmato nelle scorse ore da ministero dell'Economia, ministero del Lavoro e ministero delle Infrastrutture.

Il decreto prevede l'istituzione di un Fondo di garanzia da 200 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2014-2016, per la concessione di garanzie nella misura massima del 50% della quota capitale su mutui ipotecari per l'acquisto, la ristrutturazione e l'accrescimento dell'efficienza energetica della prima casa. 

Priorità di accesso al credito verrà data alle giovani coppie e ai nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, ai conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le Case Popolari e ai giovani di età inferiore ai 35 anni titolari di un rapporto di lavoro atipico.

Il fondo sarà gestito da Consap, società controllata al 100% dal Mef, che si occuperà di:

  • esaminare le domande inoltrate dai soggetti finanziatori,
  • istruire le pratiche,
  • verificare la correttezza delle dichiarazioni,
  • erogare la somma dovuta in caso di esito positivo.

Saranno ammessi a garanzia mutui dell'importo massimo di 250mila euro, con eccezione per le categorie catastali A1, A8 e A9, relative alle abitazioni signorili, alle ville, ai castelli e ai palazzi.

Per l'accesso al fondo – che, ricordiamo, avverrà unicamente per via telematica – il richiedente non dovrà essere proprietario di altri immobili.

I soggetti finanziatori, stabilisce ancora il provvedimento, dovranno impegnarsi a non richiedere garanzie aggiuntive non assicurative al mutuario.

L'ok da parte dei ministeri è il primo passo per l'attuazione vera e propria del fondo, a cui seguirà, prima, la pubblicazione in GURI del provvedimento e, poi, l'accordo tra Abi e il dipartimento del Tesoro per la definizione delle modalità di dialogo tra banche e ministero.

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Decreto Fondo di Garanzia

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