Terremoto Centro Italia – decreto ricostruzione entro il 3 ottobre

Il commissario Errani assicura il riconoscimento dei danni e il sostegno alle imprese nei territori colpiti dal sisma del 24 agosto

Amatrice - foto di: Protezione civile

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Risarcimenti per i danni subiti, incentivi per agevolare la ripresa delle attività economiche nei territori dell'Italia centrale colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso e impegno sul fronte della legalità saranno le priorità del decreto per la ricostruzione che il Consiglio dei Ministri approverà entro il 3 ottobre.

E' quanto annunciato dal commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani, in conferenza stampa con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il capo del dipartimento Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti delle Regioni Nicola Zingaretti (Lazio), Luca Ceriscioli (Marche), Catiuscia Marini (Umbria), Luciano D’Alfonso (Abruzzo).

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Errani, presto il decreto ricostruzione

Tre priorità strategiche guideranno le prossime azioni post sisma, ha detto Errani, spiegando che l'intenzione è quella di ricostruire rispettando identità, comunità e luoghi, riattivando subito economia e lavoro e garantendo la legalità.

Ricostruzione

Il decreto sulla ricostruzione, che verrà approvato dal Consiglio dei Ministri non oltre il 2 o 3 ottobre, ha detto il commissario, “proporrà un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto, per cui non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno dovremo discutere le quote per il risarcimento”. “Vogliamo ricostruire assicurando, attraverso il miglioramento sismico, che con un sisma 6.0 non ci siano crolli e non si rischi più la vita”, ha aggiunto Errani.

Oggi il Consiglio dei Ministri approverà le linee guida strategiche per il cratere dei Comuni colpiti, che verrà definito attraverso un criterio esclusivamente scientifico. “Riconosceremo tutti i danni che saranno individuati con la verifica tecnica rispetto al terremoto del 24 agosto, ovunque si trovino”, ha assicurato il commissario.

Riattivazione economica

“Partiremo con un sostegno immediato per le imprese che hanno bisogno di avere un contributo per non andare via, una sorta di prestito d'onore, anche minimo”, ha detto Errani passando al tema delle ripresa dell'economia. Previste anche politiche sul turismo, sulla filiera alimentare e sull'attrazione di nuovi investimenti. Tenendo presente che si tratta di un'area su cui insistono due parchi nazionali.

Tra le misure in cantiere anche interventi in materia di rinvio dei termini fiscali, soluzioni sul patto di stabilità dei Comuni, deroga sulle assunzioni del personale degli Enti locali per le attività connesse alla ricostruzione, agevolazioni per l'accesso al credito bancario e ricorso ai fondi strutturali europei, mediante la solidarietà tra le Regioni italiane.

Le politiche per l'economia riguarderanno anche la fase temporanea, per far ripartire le attività al più presto con strutture provvisorie contigue alle casette, ha aggiunto il commissario.

Legalità e trasparenza

“Vogliamo introdurre elementi partendo dalle pratiche più innovative: modello Expo, collaborazione rafforzata con l'Anac, liste di merito per le imprese che lavoreranno con contributi pubblici sugli edifici sia pubblici e privati, controllo per contrastare le infiltrazioni criminali”, ha proseguito Errani.

Le stazioni appaltanti saranno solo le quattro Regioni e ci sarà un'unica stazione di committenza, per avere pieno controllo sugli edifici pubblici, le chiese e il patrimonio culturale. “Costruiremo appena possibile un portale open data per verificare il percorso di ricostruzione”, ha anticipato.

Sul fronte della governance, ha proseguito Errani, i quattro governatori saranno vice commissari e ci saranno comitati istituzionali in ciascuna Regione, composti da sindaci e presidenti delle Province, in cui assumere gli orientamenti strategici.

Non ci saranno deroghe generalizzate, ha poi chiarito. Ad esempio, “sul Codice appalti, saranno previste solo sui tempi, perchè vogliamo dimostrare che non ricostruiamo senza logiche emergenziali”.

Con le donazioni sono stati raccolti 15 milioni di euro, che saranno destinati alla ricostruzione, ha concluso Errani, anticipando l'intenzione di informare i cittadini, attraverso gli open data, anche sulla destinazione di tutte queste risorse.

Curcio, danni per 3-4 miliardi di euro

Terminato il soccorso tecnico urgente, continua intanto l'attività di assistenza alla popolazione, con circa 3mila assistiti, di cui 2.500 circa ancora in tenda, ha spiegato il capo della Protezione civile. Nella gestione dell'emergenza, i tempi sono molto accelerati rispetto a casi del passato, vista la vicinanza dell'inverno, ha proseguito Curcio, spiegando che si è dato avvio al processo per la realizzazione delle casette, che dovranno essere pronte in sette mesi, compresa tanto la parte di individuazione e acquisizione delle aree quanto quella di costruzione vera e propria.

Per l'attivazione del Fondo di solidarietà europeo, la Protezione civile sta lavorando con le Regioni, ha concluso Curcio, spiegando che il danno non sarà inferiore ai 3-4 miliardi di euro.

Cabina di Regia per Casa Italia

E' una stima prudente, ha detto Renzi in chiusura, anticipando che è in dirittura d'arrivo il DPCM per la formalizzazione della struttura di missione di Casa Italia, che sarà guidata dal rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone. Il decreto sarà firmato entro lunedì dal presidente del Consiglio, mentre si lavora ancora alle linee guida del Piano di prevenzione, affidate all'architetto e senatore a vita Renzo Piano, e a una serie di interventi per i singoli settori, dalle periferie agli impianti sportivi.

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Photo credit: Protezione civile