Fondi Ue 2014-2020: commercialisti, investire sulla formazione dei professionisti

Fondi Ue -Photo credit: www.davidbaxendale.com / Foter / CC BY-NDLavorare sulla formazione per accrescere il ruolo dei commercialisti nei progetti nazionali, europei e internazionali, anche attraverso un ufficio di rappresentanza a Bruxelles.

È quanto emerso dagli interventi di Federico De Stasio, Antonio Repaci e Marcello Guadalupi al convegno 'Fondi Ue 2014-2020 e Finanziamenti Internazionali - Opportunità per i professionisti e i loro clienti', promosso da FASI.biz.

 

Federico De Stasio, vicepresidente dell'Associazione nazionale dottori commercialisti (Andoc)

“I fondi europei sono un'ennesima sfida che accettiamo”, dichiara De Stasio, sottolineando il ruolo particolare che spetta ai professionisti rappresentati dall'Andoc. “Mettiamo in campo la nostra etica come valore di contenuto e di differenziazione rispetto ad altri operatori del mercato, che possono fornire dei tecnicismi, ma non quella componente etica che soltanto il professionista può garantire”, aggiunge il vicepresidente dell'Andoc.

In merito all'utilizzo dei fondi europei, nota ancora De Stasio, “è evidente che in Italia siamo carenti nella fase progettuale, carenza che però non è addebitabile tanto al professionista, che supporta l'imprenditore al momento della richiesta per ottenere fondi, quanto piuttosto all'imprenditore stesso, che spesso e volentieri non gradisce che altri competitor possano venire a conoscenza di notizie specifiche del progetto. Una caratteristica del tutto italiana”, che secondo il vicepresidente dell'Associazione nazionale dei dottori commercialisti va combattuta attraverso “una presa di coscienza da parte del mondo imprenditoriale”.

E' necessario, conclude De Stasio, “avere più coraggio e accettare pienamente la sfida europea. Ormai tutte le barriere si stanno abbattendo e la concorrenza sarà sempre più aperta”.

Antonio Repaci, Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili

Il Consiglio nazionale “intende dare impulso alle attività” volte a cogliere le possibilità offerte dalla finanza agevolata, “composta quasi esclusivamente di fondi europei”, dichiara Repaci. In tal senso va inquadrata la volontà del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili di prospettare la nascita di un “ufficio di rappresentanza a Bruxelles”.

All'ufficio spetterebbe anche il compito di lavorare sul piano della formazione. “Mi rendo conto, ed è emerso anche nel corso del dibattito, che noi siamo poco formati rispetto a argomenti molto specifici”, nota Repaci, che pone infine l'accento sulla necessità che i professionisti facciano “da tramite con il mondo imprenditoriale e da impulso per la realizzazione di progetti”, mettendo in piedi “un tavolo di lavoro che ci permetta di dare un supporto nello spendere bene i fondi europei”.

Marcello Guadalupi, Vicepresidente dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Milano

Interventendo nel corso del panel dedicato alle prospettive professionali nel settennato 2014-2020, Guadalupi nota innanzitutto la scarsa capacità di sfruttare a pieno ed efficacemente i fondi europei. Un situazione da cambiare partendo dalla “formazione mirata” e di alto livello per capire come funzionano le risorse provenienti da Bruxelles.

“I professonisti sono stati utilizzati in passato da strutture che millantavano progetti che sarebbero stati finanziati, solo per chiedere anticipazioni di spese sulla stesura del business plan, e le imprese si sono trovate a spendere soldi senza poi ottenere quei fondi. Ciò ha innescato inevitabilmente una mancanza di fiducia sulla struttura complessiva”, nota Guadalupi.

La ricetta proposta da Guadalupi si compone di tre ingredienti principali, tre elementi su cui lavorare per invertire la rotta: fiducia, comunicazione e formazione dei professionisti. “Credo che nessuno sia interessato a rifiutare dei finanziamenti a fondo perduto, soprattutto in un periodo come questo. Possiamo sfruttare le possibilità che derivano dai fondi europei in maniera intelligente, partendo da una formazione utile ai professionisti e alle aziende”.

Photo credit: www.davidbaxendale.com / Foter / CC BY-ND