Marche: al via sperimentazione per rilanciare le aree interne

Marche - Photo credit: Turismo.Marche / Foter / CC BY-NC-SALa Regione Marche avvia la sperimentazione della strategia nazionale per rilanciare le aree interne. Con un finanziamento di 3,8 milioni di euro, l'azione è destinata a riequilibrare l’offerta dei servizi di base nei settori della mobilità, salute e scuola.

L’area pilota è stata individuata dalla Regione Marche, su richiesta del ministero dello Sviluppo economico, a seguito del sopralluogo della delegazione ministeriale del giugno scorso. La strategia nazionale individua eleggibile una larga parte del territorio italiano, caratterizzata dalla perifericità rispetto ai principali poli di sviluppo economico, con problemi di spopolamento, invecchiamento della popolazione, declino economico, ma con le potenzialità per avviare un nuovo sviluppo.

La strategia assegna inoltre un ruolo strategico ai Comuni, che attraverso percorsi di aggregazione saranno i propulsori dei progetti per le aree interne, e individua eleggibile una larga parte del territorio italiano, caratterizzata dalla perifericità rispetto ai principali poli di sviluppo economico, con problemi di spopolamento, invecchiamento della popolazione, declino economico, ma con le potenzialità per avviare un nuovo sviluppo.

Le Marche sono state tra le prime Regioni ad aderire all’iniziativa, delineando le aree idonee alla sperimentazione, dove intervenire sui servizi essenziali ai cittadini per creare futuro e reddito. Nello specifico, la giunta regionale ha individuato tre aree, che beneficeranno dei finanziamenti comunitari dei fondi Fesr, Fse e Feasr della programmazione 2014-2020, cui vanno aggiunte le risorse nazionali previste.

A partire dall'Appennino basso pesarese e anconetano, l'area pilota che soddisfa maggiormente i requisiti nazionali, composta dai comuni di: Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico, Frontone, Serra Sant’Abondio, Arcevia, Sassoferrato. I comuni dovranno individuare il capofila che coordinerà gli interventi e firmerà l’Accordo quadro con il Ministero e la Regione.

L'azione proseguirà poi con l'area di Ascoli Piceno, per cui la giunta prevede una revisione atta a rientrare nei parametri ministeriali, riconsiderando, se necessario, la riperimetrazione, anche con l’ingresso di nuovi comuni dell’area fermana. Nel caso invece dell'area maceratese, la sperimentazione inizierà nel 2015 con la previsione di attivare ulteriori risorse statali specificatamente dedicate.

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Strategia delle Marche per le aree interne

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