Legge Stabilita' 2017 - detassazione premi produttivita' e APE sociale

Nella legge di bilancio, oltre all'APE e all'APE sociale, novità in materia di tassazione agevolata sui premi di risultato, esodati, opzione donna e cumulo dei contributi

Pensioni

Legge Stabilita' 2016 - definiti i criteri per i premi di produttivita'

Pensioni – dal 2017 uscita dal lavoro con prestiti Ape

Diverse le misure in materia di lavoro e pensioni previste dal testo finale della legge di bilancio 2017. Potenziati la tassazione agevolata per i premi di risultato e il regime di favore per chi sceglie di sostituirli con servizi di welfare aziendale, mentre in materia di previdenza arrivano il prestito per i lavoratori prossimi alla pensione e l'APE sociale a costo zero. 

La manovra interviene anche sull'aliquota contributiva pensionistica per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, iscritti alla Gestione separata, che scende di 4 punti percentuali per l’anno 2017 e di 8 punti percentuali a decorrere dal 2018.

Ulteriori provvedimenti sono stati approvati in materia di esodati, opzione donna e cumulo dei contributi.

Legge Stabilità 2017 – tutte le agevolazioni della manovra

Premi di produttività e welfare aziendale

La legge di bilancio aggiorna il regime di tassazione dei premi di risultato e la disciplina dell’opzione per il cosiddetto welfare aziendale previsti dalla legge di Stabilità 2016, aumentando da 2mila a 3mila euro - e da 2.500 a 4mila euro nel caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro - l’ammontare dei premi soggetti ad imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali nella misura del 10 per cento.

Inoltre, la manovra amplia la platea dei destinatari del regime di tassazione agevolato, innalzando da 50mila a 80mila euro la soglia massima di reddito da lavoro dipendente di cui devono essere titolari i soggetti beneficiari nell’anno precedente a quello di percezione dei premi.

In base al testo, i lavoratori possano scegliere di fruire, in sostituzione dei premi di risultato assoggettabili a imposta sostitutiva nella misura del 10%, anche dei beni e dei servizi di cui al comma 4 dell’art. 51 del TUIR, quali autovetture ad uso promiscuo, prestiti a tasso agevolato, alloggi concessi in uso e servizi gratuiti di trasporto ferroviario.

Una disciplina fiscale di maggior favore è prevista con riferimento alle ipotesi di sostituzione dei premi di risultato con servizi di welfare aziendale, quali azionariato diffuso, assistenza sanitaria e previdenza complementare. Nello specifico, le azioni, i contributi di assistenza sanitaria e quelli alle forme pensionistiche complementari, scelti in sostituzione dei premi di risultato, non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente, né sono soggetti all'imposta sostitutiva del 10 per cento.

Anticipo Finanziario a garanzia pensionistica (APE)

Tra le maggiori novità della manovra in tema di previdenza c'è l'introduzione in via sperimentale, dal 1 maggio 2017 al 31 dicembre 2018, dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica, l'APE. In sintesi, la misura permette ai soggetti prossimi alla pensione di vecchiaia di accedere ad un prestito fino alla maturazione del diritto alla prestazione previdenziale, da restituire con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni.

La sperimentazione, che comprende un Fondo di garanzia sui finanziamenti con una dotazione iniziale di 70 milioni di euro per l’anno 2017, coinvolge i soggetti che hanno un’età anagrafica minima di 63 anni, con almeno venti anni di contributi versati e che maturano il diritto a una pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi.

Le richieste di accesso all'anticipo pensionistico potranno essere presentate, direttamente o tramite un intermediario autorizzato, all’INPS, che certificherà il diritto e comunicherà al soggetto richiedente l’importo minimo e massimo ottenibile.

Le somme erogate non concorreranno ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e, a fronte degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza, ai beneficiari del prestito verrà riconosciuto un credito d'imposta annuo nella misura massima del 50 per cento dell’importo pari a un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi pattuiti nei relativi contratti. Anche questo credito d'imposta non concorrerà alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e verrà riconosciuto dall’INPS a partire dal primo pagamento del trattamento di pensione.

APE Sociale

Condizioni di maggior favore, con un APE di fatto a costo zero, sono previste per i soggetti che:

  • si trovano in stato di disoccupazione e abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • assistono, al momento della richiesta, e da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 30 anni;
  • sono lavoratori dipendenti che svolgono da almeno 6 anni in via continuativa una o più delle professioni gravose individuate dal testo (dagli operai dell’industria estrattiva e dell’edilizia ai conduttori di gru, convogli ferroviari, mezzi pesanti e camion, agli addetti ai servizi di pulizia), per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento e sono in possesso di un'anzianità contributiva di almeno 36 anni.

A queste categorie di soggetti, fermo restando il requisito anagrafico dei 63 anni, è destinata un'indennità, erogata su dodici mensilità nell’anno, pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, fino a un massimo di 1.500 euro al mese. Le disposizioni attuative della misura verranno definite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della manovra.

Per finanziare l'APE sociale la manovra stanzia 300 milioni di euro per l'anno 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per l’anno 2023.  

Esodati, Opzione donna, Cumulo contributi, Gestione separata

La legge di bilancio realizza poi l’ottavo intervento di salvaguardia in relazione agli esodati, prolungando dai 36 agli 84 mesi successivi all’entrata in vigore della riforma pensionistica del 2011 il termine entro il quale i soggetti devono maturare i vecchi requisiti. Nel corso dell’esame parlamentare il numero dei soggetti beneficiari della salvaguardia è stato aumentato da 27.700 a 30.700, includendo 3mila lavoratori collocati in mobilità o in trattamento speciale edile a seguito di accordi governativi o non governativi, stipulati entro il 31 dicembre 2011 che perfezionano, entro il periodo di fruizione dell'indennità, i requisiti vigenti prima della data di entrata in vigore della riforma pensionistica.

E' stata inoltre prevista l’estensione della possibilità di usufruire della cosiddetta opzione donna per l’uscita anticipata alle lavoratrici che sono nate nell'ultimo trimestre del 1958 se dipendenti e negli ultimi tre mesi del 1957 se autonome che hanno maturato 35 anni di anzianità entro il 31 dicembre del 2015.

La legge di bilancio interviene anche sulla disciplina del cumulo a fini pensionistici dei contributi versati a due o più gestioni, ammettendo alla ricongiunzione gratuita anche i soggetti iscritti alle casse dei professionisti privatizzate.

Si riduce, infine, l’aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS, che passa al 25%, contro il 29% previsto per il 2017 e il 33% previsto a decorrere dal 2018.

Legge di bilancio 2017 - Quadro di sintesi degli interventi