Studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica: con SIMEST una spinta al business all'estero

Businessman - Photo credit: CommScope via Foter.com / CC BY-NC-NDOggi valutare le opportunità potenziali offerte da un nuovo mercato è ancora più semplice. Con i finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di studi di fattibilità, SIMEST permette alle aziende di analizzare anticipatamente le proprie possibilità di business in un determinato Paese extra UE, riducendo dunque i rischi di insuccesso sugli investimenti futuri.

Alle imprese che hanno già aperto delle sedi all'estero, invece, la società che con SACE costituisce il "Polo dell'export e dell'internazionalizzazione del Gruppo CDP", dà l'opportunità di investire sul personale aziendale in loco, finanziando le spese di formazione nell’ambito di programmi di assistenza tecnica collegati a investimenti in Paesi extra UE.

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SIMEST copre fino al 100% delle spese preventivate dall'azienda per le retribuzioni al personale interno, inclusi viaggi e soggiorni in Italia e all'estero, e per consulenze specialistiche e relativi viaggi effettuati da personale esterno. Il finanziamento prevede un tasso di interesse fisso molto vantaggioso, pari al 10% del tasso di riferimento UE (con limite a zero), fissato mensilmente, e ha una durata massima di 4 anni e mezzo, di cui un anno e mezzo di preammortamento.

Nel mese di ottobre 2017, a fronte di un tasso di riferimento UE dello 0,85%, il tasso agevolato applicato ai finanziamenti SIMEST è pari allo 0,085%. 

Per i programmi di assistenza tecnica l'importo massimo finanziabile è di 300mila euro. Per gli studi di fattibilità, invece, l'importo massimo finanziabile è di 150mila euro in caso di studi connessi a investimenti commerciali e di 300mila euro per studi collegati a investimenti produttivi. Possono usufruire dei finanziamenti SIMEST per studi di fattibilità e programmi di assistenza tecnica tutte le imprese con sede legale in Italia, di qualsiasi dimensione, in forma singola e aggregata.

Una stessa azienda può presentare più domande di finanziamento contemporaneamente, purchè ogni singola domanda riguardi uno studio da realizzare in un solo Paese extra-UE. 

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Oltre al tasso agevolato del 10%, tra i principali vantaggi offerti da questi strumenti vi è la possibilità di usufruire di una prima erogazione compresa tra un minimo del 50% e un massimo del 70% dell'importo del finanziamento concesso. Per beneficiare di questa opportunità l'impresa deve richiedere l'erogazione della prima tranche entro 3 mesi dalla stipula del contratto. L'importo a saldo, da richiedere entro 18 mesi dalla stipula, viene invece erogato subordinatamente alla presentazione di un'idonea documentazione di spesa.

Rispetto al passato, inoltre, diminuiscono le garanzie da prestare per ottenere il finanziamento, anche in alternativa alla fideiussione bancaria, ad esempio sotto forma di cash collateral costituito in pegno, in funzione della valutazione dell'impresa. Nel caso in cui a richiedere il finanziamento sia un'impresa di piccole o medie dimensioni (PMI) o a media capitalizzazione (Midcap), l’importo garantito varierà tra il 20% e il 100% del finanziamento concesso. 

Solo nei primi sei mesi del 2017 SIMEST ha sostenuto, a valere su questi due strumenti, 15 operazioni per ben 2 milioni di euro, offrendo supporto a 13 imprese italiane per programmi in tutto il mondo: dall'Europa (Albania, Serbia, Svizzera) all'Asia (Emirati Arabi Uniti e Cina), passando per America settentrionale (U.S.A), centrale (Messico, Nicaragua, Antigua e Barbuda) e meridionale (Colombia).

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Photo credit: CommScope via Foter.com / CC BY-NC-ND

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