Legge Bilancio - sprint per la fattura elettronica tra privati

Fatturazione UeLa legge di Bilancio 2018 imprime una forte accelerazione agli obblighi di fatturazione elettronica.

Via libera del CdM alla Legge di Bilancio 2018

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Si partirà da luglio del 2018, quando il nuovo adempimento sarà esteso ad alcune operazioni a rischio, come quelle sui carburanti o come quelle che riguardano la filiera del subappalto negli appalti  pubblici. Poi, dal 2019, si andrà ancora oltre e i nuovi adempimenti saranno estesi a tutte le partite Iva, che dovranno utilizzare sempre la fattura elettronica. In questo modo sarà possibile recuperare molta dell’attuale evasione. Anche se, a beneficio di imprese e professionisti, ci sarà una consistente semplificazione degli adempimenti e la velocizzazione dei rimborsi Iva.

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Lente sui carburanti

Tutte le novità in arrivo con la legge di Bilancio, appena approvata dal Consiglio dei ministri e in arrivo in Parlamento, riguardano la fatturazione tra privati e puntano, sostanzialmente, a recuperare l’evasione in settori particolarmente a rischio. Dal primo luglio del 2018 scatterà, allora, il primo obbligo della lista: per i carburanti e per i subappaltatori nell’ambito degli appalti pubblici.

L’azione sulla filiera dei carburanti punta ad aumentare la tracciabilità dei prodotti in un settore nel quale sono molto diffuse le frodi Iva, che colpiscono le casse dello Stato ma anche tutte le imprese che lavorano in maniera corretta. Con la fatturazione elettronica sarà possibile tracciare tutti i passaggi che accompagnano la circolazione di carburanti sul mercato.

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I subappaltatori

Simile lo spirito dell’operazione che riguarderà, sempre dal prossimo luglio, i subappaltatori. Anche in questo caso c’è l’esigenza di evitare l’evasione fiscale che, spesso, si accompagna ad altri fenomeni, altrettanto odiosi, come il lavoro nero e il mancato versamento di contributi.

L’obbligo di fattura elettronica in tutti i passaggi mette all’angolo questi comportamenti scorretti.

Cosa cambia dal 2019

Ma non finisce qui. Perché dal 2019 la riforma diventa ancora più radicale e tutte le partite Iva dovranno utilizzare la fatturazione elettronica per le loro operazioni commerciali. Si tratta di una scelta che – va ricordato – deroga al divieto comunitario di imporre l’obbligo in questo ambito.

L’Italia, però, è il paese che in Europa soffre maggiormente del fenomeno dell’evasione dell’Iva. Quindi, questa operazione di contrasto dovrebbe consentire il recupero di moltissima liquidità non dichiarata allo Stato.

La semplificazione in arrivo

Queste misure, però, non saranno portate avanti con gli standard attuali di fatturazione elettronica, che potrebbero causare diversi problemi alle partite Iva.

Saranno, infatti, anche migliorati i procedimenti amministrativi che accompagnano la fatturazione e ridotti i costi di gestione. Ci sarà, insomma, una maxi operazione di semplificazione, veicolata dall’Agenzia delle Entrate nei prossimi mesi.

La velocizzazione dei rimborsi Iva

Per le imprese, allora, non ci saranno solo dolori e nuovi adempimenti. Una volta che la macchina sarà arrivata a pieni giri, infatti, ci saranno alcuni vantaggi come la velocizzazione dei rimborsi Iva, sulla quale si insiste da anni, o l’abbandono del modello dello spesometro, che molte incertezze sta causando in questi mesi.