Legge Stabilita' - l'assetto finale dei nuovi bonus casa

Forte potenziamento degli sgravi per i condomini, sostegno agli incapienti e struttura modulare dei bonus.

Modern architecture against clear sky

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Sono queste le due novità principali del pacchetto sulle detrazioni fiscali che è entrato nella legge di Bilancio. La versione finale del provvedimento redatto dal Governo punta con forza su questi sconti, opera alcune proroghe pluriennali e, soprattutto, crea un sistema che cerca di stimolare gli interventi effettuati su tutto il corpo degli edifici.

Bonus riqualificazione energetica

Il bonus per la riqualificazione energetica del 65% era uno dei pezzi più attesi della manovra: sarà prorogato di un anno. Allo stesso modo, sarà prorogato di un anno anche lo sgravio del 50% per gli interventi di ristrutturazione delle abitazioni e il bonus mobili, collegato a questo.

Capitolo condomini

Le novità più importanti, però, saranno dedicati ai condomini. Nel caso in cui si intervenga sugli edifici per intero, infatti, le parti potranno incassare una versione potenziata del bonus. Nel caso in cui sia interessato almeno il 25% dell’involucro edilizio, la detrazione salirà dal 65 al 70 per cento. Nel caso in cui, ancora, ci sia un miglioramento delle prestazioni energetiche di entità rilevante, si incasserà un ulteriore 5 per cento.

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Proroga di cinque anni

Ma non solo. Queste detrazioni saranno prorogate per ben cinque anni. In questo modo il Governo dimostra la volontà di agire con forza su questo fronte degli incentivi. Se, infatti, negli ultimi anni gli investimenti su singoli appartamenti hanno avuto un forte incremento, non altrettanto si può dire delle parti comuni e degli involucri, sui quali quindi le cose andranno migliorate parecchio.

Gli incapienti

Per consentire l’accesso al beneficio degli incapienti, sarà possibile cedere il credito maturato tramite la detrazione. A incassarlo potrà essere l’impresa che effettua i lavori, come era già lo scorso anno. In più, però, viene aggiunta la possibilità di cedere il credito ad altri soggetti privati, come ad esempio le banche. Un punto importante riguarda i controlli: le prestazioni energetiche saranno verificate da professionisti e poi dall’Enea. Chi non rispetta quanto dichiarato perderà l’intera agevolazione.

Sismabonus

A questo si aggiunge un ampio pacchetto sul cosiddetto “sismabonus”. Anche questo, infatti, viene stabilizzato per un periodo lungo: cinque anni, fino al 2021. Potranno accedere allo sgravio abitazioni e fabbricati destinati alle attività produttive nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Praticamente, alla detrazione fiscale potrà accedere quasi tutto il territorio nazionale.

Schema modulare

Lo schema adottato dal Governo sarà modulare. Ci sarà una prima detrazione base del 50%, con un importo massimo di 96mila euro da dividere in cinque rate annuali. Questo primo sconto riguarderà qualsiasi intervento di miglioramento sismico. Nel caso in cui si ottenga il passaggio a una classe di rischio inferiore rispetto a quella nella quale ci si trova, il bonus aumenterà del 20%, arrivando fino al 70 per cento.

Le linee guida del Mit

Il terzo step riguarda il passaggio a due livelli di rischio inferiori: in questo caso si otterrà un 10% in più, arrivando fino all’80 per cento. Infine, si arriverà all’85% nel caso in cui l’intervento coinvolga tutto il condominio. Un elemento importante, in questo senso, riguarda le linee guida che consentiranno la classificazione sismica. Saranno approvate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici entro la fine di febbraio del 2017. Anche le spese relative alle verifiche dei progettisti potranno essere scalate dalla dichiarazione dei redditi.