Energia: riesame strategico della politica europea

EolicoIl Parlamento Europeo, approvando a larga maggioranza la relazione di Anne LAPERROUZE  sul riesame strategico della politica energetico, intende sostenere la realizzazione delle interconnessioni energetiche, di rigassificatori, di grandi investimenti infrastrutturali, una rete energetica comune, piani anticrisi e più intense relazioni col Mediterraneo e la Russia. Sostiene anche l'importanza di un uso sicuro del nucleare, del risparmio energetico e dell'uso di fonti rinnovabili, sopratutto per contrastare l'aumento dei consumi: l'Unione importa oggi il 50% dell'energia che consuma, che potrebbe diventare il 70% nel 2030.
Il Parlamento invita gli Stati membri a considerare il riesame strategico quale base per l'attuazione di una politica energetica per l'Europa e la definizione di un piano d'azione per il periodo 2010 - 2012.
 
L'UE e gli Stati membri dovranno
  • ridurre le emissioni di gas a effetto serra almeno dell'80% entro il 2050,
  • perseguire un miglioramento dell'efficienza energetica del 35% e
  • il raggiungimento di una quota di energia da fonti rinnovabili pari al 60%.
In tale contesto, il Parlamento esorta la Commissione a sostenere tutti gli investimenti previsti in nuove infrastrutture per l'importazione di energia e in tecnologie connesse alle energie rinnovabili.
 
Un'adeguata politica europea nel campo dell'energia deve fondarsi su un mix energetico equilibrato, basato sul ricorso a energie senza carbonio, alle energie fossili meno inquinanti e a nuove tecnologie che consentano una drastica riduzione delle emissioni di gas serra provocate dai combustibili fossili solidi.
 
La riduzione dei consumi deve essere una priorità assoluta, anche perché rappresenta un mezzo molto efficace e poco costoso di aumentare la sicurezza energetica.
 
Infrastrutture
La Commissione ha proposto di stanziare – nel quadro del piano di ripresa economica 2008 – 5 miliardi di euro delle dotazioni 2008/2009 rimaste inutilizzate, destinandoli in particolare alla realizzazione di nuove interconnessioni energetiche.

Le pirincipali infrastrutture:

  • il piano d'interconnessione del Baltico
  • lo sviluppo delle interconnessioni con l'Europa sud-occidentale
  • la creazione di una "super-rete" europea mediante il collegamento delle infrastrutture di rete delle regioni del Mare del Nord, del Mediterraneo e del Baltico.
  • lo sviluppo di un corridoio meridionale per il gas comprendente il progetto Nabucco, l'interconnettore Turchia-Grecia-Italia (ITGI) e il progetto South Stream.

La Commissione dovrà poi dare il suo pieno sostegno anche agli investimenti destinati alla costruzione di impianti per lo stoccaggio strategico di gas (rigassificatori).

Mercato interno dell'energia e rete energetica comune
E' necessario pure aumentare il numero degli operatori nel mercato dell'energia, e in particolare ad adottare misure per promuovere la produzione di energia da parte delle PMI.

Gli Stati membri e la Commissione sono quindi  invitati a realizzare grandi investimenti nelle reti energetiche e a completare il mercato interno dell'energia attraverso iniziative quali «il gestore europeo della rete di trasmissione e la creazione di una rete europea del gas unica». 

Efficienza energetica
Necessario anche un approccio ambizioso per quanto riguarda la futura legislazione in materia di risparmio ed efficienza energetici, in particolare nei settori dell'edilizia, dell'industria e dei trasporti e per la pianificazione urbana e le apparecchiature, e la messa a punto di una strategia di promozione e sostegno economico per infrastrutture come le reti di riscaldamento e refrigerazione che utilizzano risorse locali quali l'energia geotermica e il calore ottenuto attraverso la cogenerazione, nonché l'adozione di ambiziosi obiettivi per quanto riguarda l'efficienza dei carburanti dei veicoli e la promozione del trasporto ferroviario.
 
I deputati ritengono che le energie rinnovabili come quella eolica, solare, idraulica o geotermica, la biomassa e le risorse marine «siano la fonte potenziale di energia più importante dell'Unione europea, che può contribuire a stabilizzare i prezzi dell'energia e a contenere l'aumento della dipendenza energetica». Sollecitano poi un piano volto ad equipaggiare i tetti degli edifici di dispositivi come i pannelli solari per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. E invitano gli Stati membri e le autorità locali a offrire incentivi per l'utilizzazione degli oli usati e delle risorse locali sostenibili ottenute dalla biomassa.  Sollecitano inoltre incentivi per incrementare l'impiego dei combustibili biogenici nelle centrali elettriche alimentate a combustibili fossili.
 
Energia nucleare
Il Parlamento valuta infine positivamente la posizione favorevole della Commissione sull'energia nucleare, prodotta da 15 Stati membri su 27 e utilizzata da un numero di paesi ancora maggiore, soddisfacendo circa 1/3 della domanda di elettricità nell'UE. Invitata quindi la Commissione ad elaborare un programma concreto di investimenti, con misure però che consentano l'uso sicuro del nucleare, attraverso una direttiva che stabilisca un quadro comunitario per la sicurezza delle centrali.
 
Per approfondire:
Comunicazione della Commissione - Secondo riesame strategico della politica energetica
Sito della Commissione sul secondo riesame strategico della politica energetica
(Fonte: Parlamento Europeo)