School Bonus – decreto MIUR su credito d'imposta erogazioni liberali

In Gazzetta ufficiale la disciplina del credito d'imposta per le donazioni in favore delle scuole

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Previsto dalla legge n. 107 del 2015, lo School Bonus incoraggia gli investimenti nelle strutture scolastiche e per l'occupabilità degli studenti.

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Lo School bonus

Il credito d'imposta è pari al 65% delle erogazioni effettuate in ciascuno dei due periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2015 e pari al 50% di quelle effettuate nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017.

L'incentivo si applica alle erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti in favore di tutti gli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, per la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per il sostegno a interventi che migliorino l'occupabilità degli studenti.

Il bonus è riconosciuto alle persone fisiche, agli enti non commerciali e ai soggetti titolari di reddito d'impresa per spese fino a un massimo di 100mila euro per ciascun periodo d'imposta e a condizione che le somme siano versate in un apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato, come descritto dal decreto del Ministero dell'Istruzione appena pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Il testo definisce infatti le modalità di versamento delle erogazioni liberali al fine del riconoscimento del credito di imposta e per l'assegnazione delle risorse alle istituzioni scolastiche.

Come effettuare i versamenti a favore delle scuole

Il credito d'imposta è riconosciuto a condizione che le somme siano versate all'entrata del bilancio dello Stato sul capitolo n. 3626, denominato "Erogazioni liberali in denaro per gli investimenti in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per gli interventi a sostegno dell'occupabilità degli studenti da riassegnare ad apposito fondo del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ai sensi dell'art. 1, comma 148, della legge 13 luglio 2015, n. 107", appartenente al capo XIII dell'entrata, codice IBAN: IT40H0100003245348013362600

I versamenti debbono essere effettuati distintamente per ciascuna istituzione scolastica beneficiaria. 

Nella causale del versamento deve essere riportato, nell'ordine indicato: 

  • a) il codice fiscale delle istituzioni scolastiche beneficiarie;
  • b) il codice della finalità alla quale è vincolata ciascuna erogazione, scelto tra i seguenti:
    - C1: realizzazione di nuove strutture scolastiche;
    - C2: manutenzione e potenziamento di strutture scolastiche esistenti;
    - C3: sostegno a interventi che migliorino l'occupabilità degli studenti; 
  • c) il codice fiscale delle persone fisiche o degli enti non commerciali o dei soggetti titolari di reddito d'impresa. 

Le somme versate in entrata sono riassegnate al capitolo n. 1260, in un apposito Fondo per l'erogazione delle donazioni alle scuole beneficiarie, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione.

Le risorse vengono assegnate agli istituti in un'unica soluzione, nella misura del 90% delle erogazioni liberali annualmente iscritte sul Fondo. Il restante 10% è ripartito tra gli istituti che beneficiano delle donazioni in misura inferiore al valore medio nazionale per alunno.

Un successivo decreto del MIUR definirà lo schema di convenzione che ciascuna scuola dovrà stipulare con il relativo ente locale proprietario dell'immobile oggetto dell'intervento. 

Come fruire del credito d'imposta

Il decreto chiarisce che il bonus deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta nel corso del quale sono effettuate le erogazioni liberali. Il credito è ripartito in tre quote annuali di pari importo e la quota annuale non utilizzata può essere riportata in avanti senza alcun limite temporale. 

Le persone fisiche e gli enti che non esercitano attività commerciali fruiscono del credito d'imposta in dichiarazione, ai fini del versamento delle imposte sui redditi; nel caso dei soggetti titolari di reddito d'impresa è il bonus utilizzabile tramite compensazione.

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