Imprese a conduzione familiare: arrivano i buoni lavoro

Uomini al lavoroDa Ferrero a Marcegaglia, da Fiat a Biagiotti, da Versace a Pininfarina, in Italia l’impresa è una questione di famiglia. Ma non serve scomodare le grandi dinastie. Secondo l’ultimo rapporto Istat sulla situazione economica del paese ci sono circa 4,5 milioni di imprese localizzate per lo più nel Nordovest (29,1 per cento) e nel Mezzogiorno (27,9).
Circa il 95 per cento impiega meno di dieci addetti e presenta una conduzione spesso familiare e una struttura organizzativa semplice. Queste aziende operano prevalentemente nel commercio (28 per cento circa) e nei servizi alle imprese (26 per cento circa). Almeno una impresa su due presenta queste caratteristiche.

E’ in arrivo un ulteriore strumento in favore delle migliaia di piccole e medie imprese italiane a conduzione familiare che rappresentano il tessuto produttivo del nostro Paese. D’ora in poi, infatti, anche il lavoratore occasionale di un’impresa familiare ha diritto ad accedere ai buoni lavoro.

Con la Circolare 76/09, l’Inps fornisce indicazioni ulteriori rispetto al lavoro occasionale di tipo accessorio nell’ambito dell’impresa familiare, quella cioè in cui il titolare collabora con il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo in maniera continuativa e prevalente.
 
La normativa estende ai lavoratori occasionali delle imprese familiari un istituto giuridico già esistente per altre tipologie di lavoratori e imprese. Fin’ora questa categoria di lavoratori ne era esclusa.
 
In particolare possono avvalersi dei voucher per il lavoro occasionale di tipo accessorio le imprese familiari che operano nel commercio, nel turismo e nei servizi, indipendentemente dalla forma giuridica assunta dall’imprenditore o dalla gestione previdenziale cui sono iscritti i titolari e i o soci dell’impresa familiare stessa.
Nei confronti di questi rapporti di lavoro troverà applicazione l’aliquota di finanziamento del regime pensionistico previsto per i lavoratori dipendenti e fissata nella misura complessiva del 33%, di cui 9,19% a carico del lavoratore.
 
Il valore nominale di ogni singolo buono o voucher, che è pari a 10 euro è comprensivo della contribuzione a favore del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (33%), di quella in favore dell’INAIL del 4% e di una quota pari al 5% per la gestione del servizio. Disponibile anche  un buono multiplo, del valore di 50 euro equivalente a cinque buoni non separabili.
 
Il valore netto del voucher da 10 euro nominali, cioè il corrispettivo netto della prestazione, in favore del prestatore, è quindi pari a 5,80 euro, mentre quello del buono multiplo da 50 euro è quindi pari a 29 euro. L'erogazione di questo tipo di voucher avviene unicamente per via telematica.
 
Per informazioni:
• contact center Inps-Inail al numero 803.164;
• via Internet, collegandosi al sito www.inps.it
• direttamente presso le sedi Inps.

Per maggiori informazioni:
La circolare Inps
 
(Alessandra Flora)