Volontariato - ecco come partecipare al Corpo di solidarieta' Ue
Le organizzazioni di volontariato hanno tempo fino al 17 marzo per presentare i progetti.
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Lanciata a dicembre 2016 con una cerimonia dedicata a Bruxelles, quella del Corpo europeo di solidarietà è un'iniziativa della Commissione europea volta ad incrementare la partecipazione dei giovani europei ad attività di volontariato nel proprio Paese o in un'altro Stato membro, nell'ambito di progetti destinati a sostenere le comunità o le popolazioni in difficoltà dell'Europa.
Si può aderire al Corpo europeo di solidarietà a partire dai 17 anni di età, ma solo dopo averne compiuti 18 è possibile entrare a far parte di un progetto di volontariato. Il giovane dovrà in ogni caso concludere il progetto prima di compiere 31 anni.
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La procedura di adesione al Corpo
I giovani interessati a partecipare all'iniziativa devono prima di tutto seguire la procedura di registrazione.
Una volta completata la procedura di registrazione, i dati dei giovani sono conservati nel sistema del Corpo europeo di solidarietà e, solo successivamente, messi a disposizione delle organizzazioni di volontariato - quali organizzazioni governative, Comuni, ONG e imprese - che hanno visto approvati i propri progetti.
La selezione dei progetti delle organizzazioni
Parallelamente, la Commissione europea invita le organizzazioni a presentare proposte per ricevere finanziamenti o altri tipi di sostegno per progetti compatibili con i principi del Corpo di solidarietà UE. La prima call for proposal rivolta alle organizzazioni di volontariato scadrà il prossimo 17 marzo.
Solo una volta che i progetti saranno approvati da Bruxelles, le organizzazioni potranno accedere alla banca dati del Corpo per consultare i profili dei giovani registrati e selezionare quelli più adatti ai propri progetti. A quel punto, le organizzazioni contatteranno le persone preselezionate e procederanno alla scelta definitiva dei giovani.
I progetti possono interessare molteciplici temi: dalla prevenzione delle catastrofi naturali alla ricostruzione post-calamità, passando per l'assistenza nei centri per richiedenti asilo e per le fasce deboli della comunità. Per essere ammissibili, inoltre, i progetti dovranno avere una durata massima pari a dodici mesi.
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