Lazio – bando per infrastrutture per la ricerca

Ricerca - Photo credit: Foter.comPresentato un bando, da 10 milioni di euro, per sostenere la nascita di una rete di piattaforme per il trasferimento dell'innovazione.

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Infrastrutture che funzionino da ponte tra ricerca, impresa e mercato. Sono quelle che la Regione Lazio intende rafforzare grazie al bando presentato al CNR dall'assessore allo Sviluppo economico Guido Fabiani. “La distanza tra mondo della ricerca e mondo imprenditoriale non è più concepibile”, sottolinea l'assessore, che invita i diversi soggetti a fare sistema per favorire lo sviluppo regionale.

Il bando è solo un tassello di un disegno più ampio di politica economica. Un tassello che può contare su uno stanziamento di 10 milioni di euro a valere sulla Legge regionale n. 13-2008 per la “Promozione della ricerca e sviluppo dell'innovazione e del trasferimento tecnologico nella Regione Lazio”. L'obiettivo è sostenere la nascita di una rete territoriale di piattaforme per il trasferimento dell'innovazione tecnologica, infrastrutture tese a ricongiungere le attività di innovazione con i temi dello sviluppo economico, agendo come vettori di crescita della competitività delle imprese e luoghi di creazione di nuove competenze da impegnare nel mondo del lavoro.

Tutte le info sul bando

Obiettivo che la Regione intende centrare promuovendo la nascita e lo sviluppo di più soggetti che svolgano sul territorio regionale attività imprenditoriale di ricerca e trasferimento tecnologico rivolta sia alla comunità scientifica che, soprattutto, alle imprese.

Due le categorie di beneficiari ammissibili:

  • soggetti di natura privata o pubblico-privata aventi qualsiasi forma giuridica compatibile con la proprietà degli investimenti agevolati (come società, reti o consorzi dotati di personalità giuridica...) e con lo svolgimento in via prevalente di attività economiche di ricerca, trasferimento tecnologico e relativa assistenza;
  • organismi di ricerca pubblici in forma singola o, ove compatibile con la proprietà degli investimenti agevolati, aggregata (ad esempio, consorzi con personalità giuridica, fondazioni...) che svolgano in via prevalente attività economiche di ricerca e trasferimento tecnologico.

Il progetto d'investimento deve riguardare la creazione o l'ampliamento di un'infrastruttura di ricerca intesa come un complesso organico e funzionale di impianti, risorse e servizi. L'agevolazione concessa dalla Regione consiste in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, entro un massimo di 3 milioni di euro. Tali spese possono riguardare gli investimenti materiali in beni nuovi e gli investimenti immateriali riguardanti principalmente:

  • gli impianti o i complessi di strumenti scientifici;
  • le risorse basate sulla conoscenza, quali collezioni, archivi o informazioni scientifiche strutturate;
  • le infrastrutture basate su tecnologie abilitanti dell'informazione e comunicazione, quali reti di tipo GRID, il materiale di tipo informatico, il software e gli strumenti di comunicazione ed ogni altro mezzo strettamente necessario per soddisfare la domanda di ricerca.

L'operatività delle piattaforme dev'essere riconducibile alle Key Enabling Technologies (KETs), e non sarà agevolato più di un progetto che operi con riferimento alla medesima KET. Oltre all'aderenza alle KET, il principale elemento di valutazione sarà rappresentato dalla sostenibilità economica e finanziaria del progetto di avviamento o ampliamento dell'infrastruttura.

Domande dal 7 settembre al 12 dicembre 2017.

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