Accordi commerciali - UE a lavoro per evitare nuovo 'caso Vallonia'

Commercio La proposta di Bruxelles punta a evitare che singole regioni UE possano bloccare l'entrata in vigore di interi accordi commerciali.

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'Spacchettare' gli accordi di libero scambio in più aree, a seconda dell'ambito e della suddivisione delle competenze tra Unione europea e Stati membri. E' questa - secondo fonti ufficiali UE - la proposta attualmente allo studio della Commissione europea per evitare che l'opposizione di una singola regione dell'Unione blocchi un'intera intesa commerciale.

L'opzione sul tavolo di Bruxelles punta ad evitare il ripetersi futuro di un nuovo 'caso Vallonia', la regione del Belgio che nei mesi scorsi ha posto il veto sul CETA, l'accordo economico globale tra Unione europea e Canada, mettendo a rischio la sua ratifica.

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Il CETA e il veto della Vallonia 

Fino ad oggi, i mandati affidati alla Commissione dai Paesi UE per la negoziazione degli accordi di libero scambio non hanno mai contenuto al loro interno indicazioni precise sulla natura dell'intesa stessa. La questione della competenza (esclusiva dell'UE o mista UE-Stati membri) è dunque sempre stata lasciata aperta fino al momento della chiusura dei negoziati

Nel caso specifico dell'accordo commerciale ed economico UE-Canada (CETA) si è optato per la competenza mista. Dunque, per entrare definitivamente in vigore l'intesa necessita della ratifica di tutti i Parlamenti nazionali e regionali dell'Unione. Il che significa, nella fattispecie del Belgio, che l'approvazione del governo dipende dall'ok di ben sette diverse entità e regioni.

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E' in tale contesto che la Vallonia ha posto il suo veto, rifiutandosi di dare l'ok al CETA e, di conseguenza, impedendo al governo centrale di ratificare l'accordo. 

Per ovviare al problema, Bruxelles ha deciso, almeno per il momento, di lasciare fuori dall'applicazione temporanea del CETA la parte che non convince la Vallonia, ovvero quella relativa agli investimenti. L'accordo - depurato di una sua parte - entrerà dunque provvisoriamente in vigore il 21 settembre 2017.

Bruxelles: evitare il ripetersi del 'caso Vallonia' 

Parallelamente alla soluzione contingente trovata per aggirare il veto della regione belga, la Commissione è, però, anche al lavoro su un meccanismo per evitare in maniera sistematica che l'opposizione di una singola regione europea blocchi un'intera intesa commerciale.

Secondo quanto si apprende da fonti dell'Esecutivo, una delle possibilità al vaglio di Bruxelles è lo 'spacchettamento' degli accordi di libero scambio in più aree, in base all'ambito e alla divisione delle competenze. In questo modo, il blocco a un singolo dossier non comprometterebbe l'iter di approvazione dell'intero accordo. 

In ogni caso, assicurano i portavoce della Commissione, l'intenzione di Bruxelles è di 'consultare ampiamente' Parlamento e Consiglio UE prima di avanzare una qualsiasi proposta in merito.

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