Aree interne: la strategia nazionale da realizzare con i fondi Ue 2014-2020

Narni - foto di alessandro silipoIl Ministero per la Coesione territoriale pubblica una strategia nazionale per le aree interne, da finanziare con i fondi strutturali, come previsto dall'accordo di partenariato 2014-2020.

La strategia intende partire da azioni private e pubbliche coordinate alle politiche nazionali, per dare carattere propulsivo alla ripresa dello sviluppo economico e sociale dell’Italia, con focus sulle aree interne, quelle significativamente distanti dai centri di offerta di servizi di istruzione, salute e mobilità, ma ricche di importanti risorse ambientali e culturali e fortemente diversificate. In queste aree vive circa un quarto della popolazione italiana, in una porzione di territorio che supera il 60% del totale e organizzata in oltre 4mila Comuni.

L'obiettivo è migliorare le tendenze demografiche in atto, ricendo l’emigrazione e attraendo residenti, ma anche puntando alla ripresa delle nascite e alla modifica della composizione per età a favore delle classi più giovani.

L’intervento riguarderà all’inizio un numero limitato di aree (una per Regione), potrà contare su un presidio nazionale e sarà attuato da diversi livelli di governo in coordinamento tra loro.
In particolare, il piano prevede tre linee d'azione convergenti:

  • la prima è diretta a adeguare i servizi essenziali;
  • la seconda a implementare i progetti di sviluppo locale attraverso la tutela del territorio, la valorizzazione delle risorse naturali, culturali e turistiche e lo sviluppo dei sistemi agro-alimentari e delle filiere locali nei settori dell'energia rinnovabile e dell'artigianato;
  • la terza riguarda la governance ed è diretta a promuovere lo sviluppo attraverso progetti finanziati dai fondi europei.

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Strategia nazionale per le aree interne