Fondi Ue 2014-2020: Postorino, i POR FESR e FSE in Lombardia

Kalypso Nikolaidis - EUNella redazione dei POR FESR e FSE, la Lombardia ha fatto propri gli obiettivi della Strategia Europa 2020. Lo ha spiegato Olivia Postorino, dirigente dell'Unità organizzativa programmazione comunitaria, attività produttive, ricerca e innovazione della Regione, intervenendo al convegno 'Fondi Ue 2014-2020 e Finanziamenti Internazionali - Opportunità per i professionisti e i loro clienti', promosso da FASI.biz.

La programmazione regionale per i fondi strutturali 2014-2020 si inserisce all’interno di un quadro complessivo che fa riferimento a:

  • la Strategia Europa 2020,
  • il Quadro strategico comune,
  • lo Small Business Act.

In questo contesto, la Regione ha definito la propria strategia per i fondi strutturali, attraverso una lunga fase di confronto che ha portato, nel novembre 2013, alla definizione di un documento strategico: “Indirizzi per la definizione dei Programmi Operativi Regionali 2014-2020 a valere sui fondi strutturali FESR e FSE”.

Gli obiettivi dei POR FESR e FSE Lombardia 2014-2020

Nel documento sono stati individuati i macro-obiettivi strategici alla base della programmazione 2014-2020:

  • rafforzamento della ricerca e innovazione nel sistema economico,
  • aumento della competitività delle imprese,
  • uso efficiente delle risorse e passaggio ad un’economia a basse emissioni di CO2,
  • maggiore diffusione e sfruttamento dell’ICT,
  • mercato del lavoro più efficiente ed inclusivo,
  • sostegno ad un’istruzione e formazione più vicina al mercato del lavoro, sostegno ad una maggiore inclusione sociale,
  • sviluppo urbano con territori, città e comunità intelligenti.

Sulla base di tali obiettivi, la Regione ha definito il POR FESR e il POR FSE 2014-2020, entrambe inviati alla Commissione europea nel luglio scorso.

Nel corso del convegno organizzato da FASI.biz, la Postorino si è soffermata sul POR FESR 2014-2020, illustrandone le caratteristiche salienti.

Il programma, dotato di un budget di oltre 970 milioni di euro, è articolato su 5 Assi:

  1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione;
  2. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese;
  3. Sostenere la transizione verso un’economia a bassa emissione di CO2;
  4. Favorire lo sviluppo urbano sostenibile;
  5. Promuovere lo sviluppo delle aree interne.

In relazione alla Strategia Europa 2020, i primi due assi si concentrano sulla crescita intelligente, attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari di tipo rotativo, nella forma di capitale di debito, capitale di rischio e garanzie, con l’obiettivo di massimizzare l’effetto leva, incrementare le risorse a disposizione del territorio e responsabilizzare maggiormente le imprese beneficiarie degli incentivi. Gli ultimi tre assi, invece, vertono maggiormente sugli obiettivi di crescita sostenibile ed inclusiva.

Rispetto ai tempi di avvio del POR FESR 2014-2020, previsto entro la fine dell’anno, la Regione ha deciso di anticipare risorse regionali, pari a 30 milioni di euro, per attivare un primo bando relativo alla misura FRIM FESR su ricerca e sviluppo. La pubblicazione del bando, rivolto alle PMI, è attesa per la fine di ottobre.