Forum Turismo: Franceschini, servono investimenti e promozione

Museo Capodimonte - Photo credit: dragonworldteam / Foter / CC BY-NC-SASinergie tra  turismo e patrimonio culturale e qualità dei servizi, anche facendo uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questi i temi al centro del XIII Forum europeo del turismo, nella reggia borbonica di Capodimonte, a Napoli.

Turismo e cultura sono un volano non solo per l’economia e la crescita italiane, ma anche per l'intera Ue, ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini nel corso della conferenza stampa d'inaugurazione del Forum.

La scommessa principale per l'Italia e l'Europa, ha sottolineato ancora Franceschini, è il turismo culturale, da sviluppare attraverso progetti di promozione, investimenti sulla ricettività, itinerari comuni e strategie condivise. Sul piano istituzionale, il ministro pensa all'istituzione di un commissario ad hoc. O meglio, laddove ora l'Unione europea ha due diversi commissari, la strada indicata da Franceschini va nella direzione di un commissario unico, all'italiana: "Abbiamo tracciato la strada, vedremo quello che succederà, nel rispetto dell’autonomia decisionale dei singoli paesi".

Se la scommessa che l'Italia e l'Europa devono vincere è rappresentata dallo sviluppo del turismo culturale, il vero banco di prova per il nostro Paese è rappresentato dall'Expo 2015. Il ministro si è detto certo che l'evento internazionale "innescherà un meccanismo di competizione virtuosa" fra le mete italiane e europee. "E' chiaro che noi combatteremo perché i turisti che arrivano a Milano restino in Italia, ma è vero anche che la meta del viaggio è europea", conclude Franceschini.

Evitare di trattare cultura e turismo come rette parallele è anche il concetto espresso dal commissario Ue all'Industria Ferdinando Nelli Feroci, che nel corso del suo intervento al Forum di Napoli ha snocciolato i numeri del turismo in Ue: con 564 milioni di persone che hanno attraversato nel 2013 le frontiere dell'Ue per trascorrervi una vacanza, l'Europa è ancora la prima destinazione turistica mondiale; ma negli ultimi anni il vantaggio competitivo del settore è in calo, con la quota di arrivi di turisti internazionali che è scesa dal 63% del 1980 al 51% del 2010. E si prevede che sarà pari al 30% nel 2030.

“Il patrimonio culturale e il turismo apportano valori tangibili e intangibili alle nostre economie e alle nostre imprese. Promuovere la cultura e rafforzare la qualità dei servizi turistici sostiene la coesione sociale e l'integrazione, rigenera le zone meno favorite, crea posti di lavoro a livello locale e aumenta la qualità della vita nelle comunità locali”, ha dichiarato il commissario. La sfida, ha proseguito, "consiste nel creare nuove sinergie tra il turismo e il patrimonio culturale, nel trasformare e commercializzare i nostri beni culturali facendone prodotti turistici competitivi a livello internazionale”.

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