Cooperazione - credito a PMI tunisine per beni e servizi italiani

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La linea di credito da 73 milioni di euro è rivolta alle imprese che operano nei settori di industria, servizi, turismo e agricoltura

Credito alle PMI tunisine: un primo intervento nel 2013

Con un fondo iniziale di 36,5 milioni di euro, il progetto “Linea di credito in favore delle piccole e medie imprese tunisine”, attivato nel 2013 dalla Cooperazione italiana, era destinato a sostenere lo sviluppo delle PMI del paese attraverso la concessione di finanziamenti agevolati - rispetto alle condizioni normalmente praticate dal mercato tunisino del credito - per l’acquisto di beni strumentali e macchinari dall’Italia.

Obiettivo dell'intervento era, dunque, quello di promuovere la competitività delle imprese nei mercati locale, regionale e internazionale attraverso un accesso al credito agevolato e, di conseguenza, contribuire al raggiungimento dei target di sviluppo della Tunisia in termini di PIL e occupazione.

Le risorse del progetto sono state messe a disposizione del governo tunisino sotto forma di credito, con un tasso di concessionalità del 40%, e gestite dal sistema bancario del paese. I crediti sono stati concessi alle imprese operanti nei settori dell'industria, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura (con l'eccezione dei servizi commerciali, dei settori commerciali e dei progetti turistici) per l’acquisto di macchinari d’origine italiana. Una quota fino a un massimo del 35% dell’importo concesso come credito poteva essere utilizzata dall’impresa tunisina per l’acquisizione di macchinari e impianti presso fornitori locali o di altri paesi.

Il credito era a lungo termine per far fronte ai limiti delle risorse del sistema bancario locale. Il periodo di rimborso massimo era di 10 anni, mentre il periodo di grazia massimo di 3 anni. L'ammontare massimo del finanziamento era fissato a 3 milioni di euro per le imprese tunisine e a 5 milioni di euro per le imprese miste italo-tunisine. L’ammontare minimo era, invece, fissato a 100mila euro. Il tasso di interesse praticato sulle somme non a dono era dello 0,25% annuo, mentre il periodo di rimborso era di 12 anni, compreso il periodo di grazia di 7 anni.

La linea di credito è servita a finanziare 62 imprese per una somma totale di 36.422.622,11 euro. La somma residua, pari a 77.377,89 euro, è risultata inutilizzabile vista la condizione dell’importo minimo di 100mila euro per l'eleggibilità del prestito.

La Cooperazione italiana annuncia una nuova linea di credito

In seguito al rapido esaurimento delle risorse a disposizione, la Cooperazione italiana ha lanciato una nuova linea di credito, con caratteristiche molto simili a quelle della precedente, stavolta per un ammontare di 73 milioni di euro.

L'intervento è stato annunciato, nel corso di un incontro organizzato dall'ICE Agenzia di Tunisi insieme al Centro Nazionale Cuoio e Calzature, da Cristina Natoli, direttrice dell'Unità tecnica locale della Cooperazione italiana a Tunisi.

I crediti, con rimborso a 10 anni e tasso d'interesse al 4,5%, potranno essere utilizzati per l'acquisto di attrezzature, impianti e servizi ad essi connessi di origine italiana, tramite fornitori italiani o rappresentanti italiani e tunisini.

Una quota fino al 35% del credito, ha spiegato la Natoli, potrà essere utilizzata per acquistare attrezzature, impianti e servizi connessi di origine tunisina, senza bisogno dell'intermediazione di fornitori italiani, e per finanziare capitale circolante e riscadenziamento del debito bancario (e cioè l'allungamento delle scadenze per i rimborsi), al fine di facilitare l'uscita dalla crisi di liquidità delle imprese di piccole dimensioni.

Anche in questo caso, la linea è destinata alle PMI operanti nei settori dell'industria, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura, con l'eccezione dei servizi commerciali, dei settori commerciali e dei progetti turistici.

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