E-commerce - ODR, piattaforma Ue per risoluzione dispute

La guida del MISE sulla piattaforma per la risoluzione extra-giudiziale delle controversie connesse a vendite online.

Alternative dispute resolution - Pixabay

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Tramite una pagina dedicata sul sito web, il Ministero dello Sviluppo Economico informa consumatori e imprese sulle modalità di utilizzo della piattaforma Online Dispute Resolution (ODR), un “punto di accesso unico” per le controversie connesse a contratti di vendita di beni e servizi stipulati online e da risolvere senza ricorrere al giudice.

Una volta collegati alla piattaforma, spiega il MISE, i consumatori possono scegliere l’organismo a cui rivolgersi per risolvere la controversia e attivare la procedura. Le imprese, invece, sono tenute a pubblicare sui propri siti l’indirizzo della piattaforma con le modalità definite da Bruxelles.

La guida dello Sviluppo Economico risponde a una serie di domande sul tema:

  • Cosa sono le ODR?
  • Come fare un reclamo per controversie relative a contratti  online?
  • Cosa fare se sei un consumatore?
  • Cosa fare se sei un’impresa?

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Regolamento UE 524/2013

Il regolamento UE 524/2013 - approvato contestualmente alla direttiva UE 11/2013 per la risoluzione alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR) dei consumatori a giugno 2013 - riguarda la risoluzione delle controversie online (Online Dispute Resolution, ODR), e cioè la soluzione extra-giudiziale delle dispute connesse alla vendita di beni o di servizi esclusivamente online.

Il testo prevede, in questi casi, l'intervento di un organismo ADR inserito in un elenco di soggetti abilitati e la gestione della procedura attraverso un'apposita piattaforma elettronica europea. Tale piattaforma, lanciata dalla Commissione europea il 9 gennaio 2016 come previsto dal regolamento stesso, è dal 15 febbraio scorso ufficialmente operativa.

Si tratta di un sito web interattivo, gratuito e disponibile nelle 23 lingue dell'Ue.

Per lo svolgimento dell'iter di risoluzione la piattaforma prevede un procedimento online in 4 passaggi:

  • creazione e invio del reclamo,
  • accordo sull'organismo di risoluzione,
  • trattamento del reclamo da parte dell'organismo di risoluzione,
  • soluzione e chiusura del reclamo.

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Direttiva UE 11/2013

Connessa al regolamento UE 524/2013 è la direttiva UE 11/2013, che stabilisce l'utilizzo di organismi di risoluzione alternativa delle controversie (Alternative Dispute Resolution, ADR) per tutti i tipi di dispute riguardanti obbligazioni contrattuali derivanti da contratti di vendita o servizi sorte tra consumatori e professionisti stabiliti nell'Ue, sia in ambito nazionale che transfrontaliero, sia offline che online.

La normativa prevede che tutti gli organismi ADR nazionali debbano soddisfare criteri qualitativi tali da assicurare un "operato efficace, equo, indipendente e trasparente", al fine di perseguire il miglioramento della fiducia dei consumatori, da un lato, e della reputazione delle imprese, dall'altro. Gli stati membri hanno avuto a disposizione 24 mesi dal momento dell'approvazione, cioè fino al 9 luglio 2015, per recepire il provvedimento nella legislazione nazionale.

Con qualche settimana di ritardo rispetto alla scadenza stabilita da Bruxelles, in Italia il decreto attuativo della direttiva ha ricevuto l'ok definitivo in Consiglio dei ministri il 31 luglio 2015 ed è  stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 19 agosto, con entrata in vigore fissata al 3 settembre 2015.

MISE: Controversie di consumo - ODR, risoluzione delle dispute online