Incentivi rinnovabili - le modifiche proposte dalle Regioni

La Conferenza unificata Stato-Regioni rende note le modifiche proposte al decreto per incentivare le rinnovabili diverse dal fotovoltaico

Incentivi rinnovabili - Author: alex_ferguson / photo on flickr

Il via libera della Conferenza unificata al decreto con i nuovi schemi d'incentivo per le rinnovabili diverse dal fotovoltaico è arrivato la settimana scorsa. Un parere non vincolante, con cui le Regioni si sono sì dette favorevoli al testo, anche in considerazione dei correttivi introdotti nell'ultima stesura trasmessa dal Ministero dello Sviluppo economico, ma hanno anche proposto modifiche e emendamenti.

Si parte con l'articolo 3 del decreto, riguardante oggetto e ambito di applicazione dei meccanismi incentivanti. La Conferenza unificata propone di aggiungere un comma dedicato agli impianti alimentati a biomasse e biogas, chiedendo di non applicare loro la riduzione del 15% della tariffa incentivante (di cui al decreto del 6 luglio 2012)

Indicazioni anche sulle centrali a biomasse da riconversione degli ex zuccherifici. Punto, quest'ultimo, fortemente criticato dall'Autorità per l'energia elettrica il gas e il sistema idrico, che ne ha proposto la soppressione ritenendo che possa comportare esiti inefficienti nella selezione degli investimenti da ammettere agli incentivi, con conseguente aumento degli oneri complessivi in capo alla collettività e una non efficiente allocazione delle risorse disponibili. La Conferenza Stato-Regioni, al contrario, chiede non solo di mantenere l'articolo contenente le indicazioni per gli ex zuccherifici (art. 19), ma propone di aggiungere una frase alla fine dell'articolo.

Nella formulazione delle Regioni, quindi, si avrebbe: “Gli impianti previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo-saccarifero continuano ad accedere agli incentivi del dm 18 dicembre 2008, alle condizioni e nei limiti previsti dalla delibera del Comitato interministeriale del 5 febbraio 2015 e nel limite di 120,5 MWe. A tale fine, nella gestione delle qualifiche già rilasciate, il GSE tiene conto delle proposte di ridimensionamento della potenza incentivata presentate dagli operatori, fatti salvi gli impianti già autorizzati con potenza inferiore ad 1 MW elettrico”.

Le Regioni Abruzzo e Molise, inoltre, esprimono parere favorevole alla previsione all’articolo 19 dell’estensione degli incentivi anche agli ex zuccherifici che saranno autorizzati entro il 31 dicembre 2015.

Fra le indicazioni provenienti dalle Regioni, anche quelle relative ai contingenti di potenza: la Puglia propone di modificare quelli per il maxieolico a favore di una maggiore incentivazione degli impianti eolici onshore; il Veneto di innalzare il contingente e le tariffe relativi al minieolico; la Valle d'Aosta chiede sempre di innalzare il contingente e le tariffe, ma dell’idroelettrico a registro, posizione che trova il favore della Provincia Autonoma di Trento.