Efficienza energetica – gli incentivi a disposizione

Efficienza energeticaPer promuovere l'efficienza energetica sono disponibili diversi strumenti di incentivazione. Il Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2017, pubblicato in GURI, fa il punto sulle misure attivate.

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Approda in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero dello Sviluppo economico dell’11 dicembre 2017 che approva il Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2017. Piano trasmesso alla Commissione europea e contenente le principali misure attivate e in cantiere per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica al 2020, a partire dagli incentivi disponibili.

Per promuovere l'efficienza energetica sono infatti disponibili diversi strumenti di incentivazione: tra questi le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione, il conto termico e il sistema dei certificati bianchi.

Ecobonus

La Legge di Bilancio 2018 ha prorogato il bonus per la riqualificazione energetica degli edifici, meglio noto come ecobonus.

Si potrà beneficiare del bonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2018, nel caso di interventi sulle singole unità immobiliari, e per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2021, nel caso di interventi sulle parti comuni degli edifici.

Per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati nelle singole unità immobiliari sono previste aliquote di detrazione differenziate in base all'intervento realizzato, al fine di legare maggiormente il beneficio economico al risparmio energetico conseguibile.

Per gli interventi di riqualificazione energetica realizzati nelle parti comuni degli edifici condominiali è invece confermato l’incremento dell’aliquota di detrazione al 70%, per interventi che interessino almeno il 25% dell’involucro edilizio e al 75% per interventi volti al miglioramento della prestazione energetica invernale ed estiva e che conseguano la “qualità media” dell’involucro, con tetto massimo di 40mila euro per ciascuna unità immobiliare.

Per tutti gli interventi è prevista la possibilità di optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati. La cessione del credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari è limitata ai soggetti incapienti.

Tra le altre novità introdotte, negli interventi ammissibili è ora ricompresa l’installazione di microcogeneratori e inoltre è prevista l’istituzione, nell’ambito del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, di una sezione dedicata alla promozione dell’ecoprestito tramite il rilascio di garanzie su finanziamenti concessi da istituti di credito a cittadini per la riqualificazione energetica degli immobili.

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Conto termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

I beneficiari sono pubbliche amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui, di cui 200 milioni destinati alle PA. 

Nello specifico, i soggetti che possono richiedere gli incentivi del nuovo Conto Termico sono:

  • le Pubbliche amministrazioni, inclusi gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all'Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali;
  • i soggetti privati: l'accesso ai meccanismi di incentivazione può essere richiesto direttamente da questi soggetti o tramite una ESCO: le Pubbliche amministrazioni dovranno sottoscrivere un contratto di prestazione energetica, i soggetti privati un contratto di servizio energia.

Certificati bianchi

I certificati bianchi, anche noti come “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica.

Introdotto nella legislazione italiana con decreto del 20 luglio 2004, tale sistema prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente determinati obiettivi quantitativi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP). Un certificato equivale al risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP).

Con decreto del ministero dello Sviluppo economico dell'11 gennaio 2017, sono stati stabiliti i criteri, le condizioni e le modalità di realizzazione dei progetti di efficienza energetica negli usi finali per l'accesso al meccanismo dei certificati bianchi.

APE, edifici a energia quasi zero, PREPAC e diagnosi energetiche

Oltre a passare in rassegna le diverse forme d’incentivazione, il Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2017 individua gli interventi di carattere regolatorio, come le certificazioni energetiche.

Dal 2015 sono in vigore le nuove regole sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e per la redazione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica). Il MISE autorizza i corsi di formazione per i certificatori energetici e definisce i modelli per il libretto di impianto per la climatizzazione e per il rapporto di efficienza energetica.

Da non dimenticare, infine, il Piano per l'incremento degli edifici a energia quasi zero (Panzeb), che traccia gli orientamenti e le linee di sviluppo nazionali per incrementare il loro numero, offrendo chiarimenti sui requisiti, valutandone le prestazioni energetiche, nelle differenti tipologie d’uso e zone climatiche, e stimando i sovra-costi necessari per la loro realizzazione.

355 milioni di euro: a tanto ammontano le risorse a disposizione per il Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale (PREPAC), che ha l'obiettivo di efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato.

Quanto alle PMI che intendano migliorare i loro consumi energetici e adottare sistemi di gestione ISO 50001, è previsto un bando ad hoc, che prevede la partecipazione delle imprese ai programmi di sostegno cofinanziati dal Ministero e dalle Regioni.

Si tratta del bando per le diagnosi energetiche, chiuso il 30 novembre scorso, che ha messo a disposizione delle Regioni e Province autonome 15 milioni di euro per il cofinanziamento di programmi volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

Piano d’azione italiano per l’efficienza energetica 2017