Chimica: il piano dell'Eni e il programma del Governo

moss bioreactorAl Tavolo della Chimica, tenutosi presso il Ministero dello sviluppo economico, Eni ha illustrato i principali interventi di riorganizzazione necessari per far fronte alla grave situazione di crisi in cui versa la chimica italiana ed europea, in particolare in seguito al commissariamento della società Vinyls spa. Il ministro Scajola ha delineato il programma di governo e ha parlato di di altri 120 milioni di euro alle imprese per adeguarsi  al nuovo regolamento REACH.

ENI ha confermato l’interesse per il settore della chimica, definendo un quadro di riorganizzazione e di investimenti per garantire l’equilibrio finanziario di lungo periodo e stabilizzare il quadro occupazionale. Ha poi illustrato le linee del proprio Piano, con interventi per 700 milioni di euro nel periodo 2009-2012.

In merito alla Vinyls, che interessa Marghera e Porto Torres, il Ministro Scajola ha comunicato l'intenzione di:

  • mantenere l’attività degli impianti;
  • di salvaguardare le prospettve occupazionali della Società
  • e di individuare rapidamente una soluzione industriale in grado di garantire la continuità aziendale.

Il ministro ha quindi informato che intende:

  1. attivare tavoli territoriali per accelerare l’attuazione degli accordi di programma già in essere (in particolare Priolo, Sardegna e Porto Marghera) e per varare nuovi accordi alcuni dei quali già in via di definizione;
  2. sottoporre alla Conferenza Stato-Regioni il decreto per l’individuazione dei 26 siti prioritari nel piano nazionale di bonifica e di reindustrializzazione e portare al CIPE i primi 3-4 progetti immediatamente cantierabili;
  3. aumentare le risorse del bando “Nuove Tecnologie per il Made in Italy” con fondi europei PON e FAS per finanziare l’innovazione tecnologica del settore chimico;
  4. accelerare l’adeguamento ambientale delle imprese chimiche al Regolamento Europeo Reach, con l’apertura di uno sportello ad hoc dotato di 120 milioni di euro;
  5. istituire un gruppo di lavoro per monitorare il recepimento delle disposizioni comunitarie finalizzate alla semplificazione delle procedure amministrative;
  6. e di varare interventi per ridurre il costo dell’energia per le imprese chimiche.