Ecobonus - primi dettagli sulla riforma in arrivo

Riforma in arrivo per l’ecobonus e il sismabonus. Ecco tutte le novità allo studio del Governo con la legge di Stabilità.

 Inhabitat

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Allargamento del bonus ai condomini. Coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti. E anticipo dello sconto tramite le Esco. Sono questi i tre elementi chiave della robusta revisione degli sconti fiscali sull’efficientamento energetico che il Governo ha studiato nelle ultime settimane. Il Ministero delle Infrastrutture ha proposto un pacchetto di innovazioni al Ministero dell’Economia. I prossimi giorni diranno molto sugli esiti di questa lavoro tecnico.

Il lavoro del Mit

L’idea alla quale sta lavorando il Ministero delle Infrastrutture punta ad allargare il bonus anche a quei soggetti che, finora, non hanno potuto utilizzarlo in maniera efficace. Si parte dal modello dell’estensione ai condomini dell’ultima legge di Stabilità, ma si cerca di andare oltre, dal momento che quello schema non ha funzionato in maniera efficace.

Il modello degli incapienti

La norma approvata all’epoca prevedeva la possibilità di anticipare lo sconto, tramite le imprese, ai soli proprietari incapienti. Non è stata utilizzata, però, dal momento che le imprese non hanno liquidità necessaria a sostenere un’operazione di questo tipo e che per gli incapienti il meccanismo risultata comunque poco attraente dal punto di vista economico.

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Il ruolo nuovo delle Esco

La mossa allo studio, allora, prevede di passare da un modello basato sull’anticipo delle imprese a uno schema incentrato tutto sulle Esco, le società specializzate negli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. Saranno loro ad anticipare il denaro al momento della richiesta dei fondi, grazie al supporto di un plafond messo a disposizione da Cassa depositi e prestiti.

In questo modo, chi chiede lo sconto fiscale non dovrà sborsare la parte relativa al 65%. E non saranno solo gli incapienti ad essere coinvolti in questa agevolazione. Oltre a loro, potranno beneficiare dell’anticipo anche tutti gli altri condomini. Si spera così di rendere lo sconto fiscale ancora più attraente.

Il nuovo fondo di Cassa depositi e prestiti

E non è tutto. L’altra novità importante riguarda la parte che rimane: il 35 per cento. L’idea del Mit, infatti, è che anche questo vada anticipato dalla Esco. Solo con una maxi incentivazione di questo genere sarà possibile dare una spinta alle agevolazioni, soprattutto in chiave antisismica.

La quota in bolletta

Il 35%, in particolare, sarà versato grazie al fondo Cdp e, poi, sarà ripagato in bolletta. Su questo punto, però, c’è un’altra novità. La rata da pagare in bolletta, infatti, sarà calcolata in base al risparmio ottenuto con l’intervento condominiale. In altre parole, l’operazione dovrebbe essere quasi a costo zero o, comunque, poco onerosa per le tasche dell’utente finale.

Il sismabonus

Tutto questo si intreccerà anche con il nuovo “sismabonus”. Per chi effettua sia interventi di efficientamento che di messa in sicurezza sismica, ci sarà uno sconto ulteriore rispetto alle aliquote base. Inoltre, come ha confermato lo stesso ministro Delrio, l’agevolazione in zona 1 e 2 non sarà limitata alla prima casa ma sarà allargata anche alle seconde case. Una modifica che dovrebbe allargare di molto il bacino di utenza potenziale di queste norme.

Il passaggio al Mef

Queste novità, comunque, andranno confermate dopo il passaggio al Ministero dell’Economia. Queste, infatti, sono le linee fondamentali della proposta che il Ministero delle Infrastrutture ha portato ai tecnici di Pier Carlo Padoan. Nei prossimi giorni, in fase di definizione della manovra, si capirà se ci saranno le coperture necessarie a sostenere la riforma degli incentivi.