Scuole - con Fondo investimenti bandi per 1,4 miliardi entro il 2019

Edilizia scolastica - Photo credit: Foter.comNuova pioggia di investimenti sull’edilizia scolastica: circa 1,4 miliardi nei prossimi tre anni.

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Il Dpcm investimenti, appena firmato dal premier Paolo Gentiloni, ha messo al centro dei suoi elenchi le scuole. E’ proprio dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici che arriverà un pezzo fondamentale degli investimenti del fondo, almeno fino al 2019. Il Miur ha già in preparazione un piano, da attivare con un proprio decreto, che conterrà i dettagli. Le linee generali, però, sono già note. Si tratterà soprattutto di risorse per la messa in sicurezza antisismica, pari a poco meno di 800 milioni, e di altri 300 milioni per le manutenzioni minori, come quelle su soffitti e impianti.

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Il decreto Gentiloni

Il Dpcm, firmato pochi giorni fa dal premier Paolo Gentiloni, ha ripartito 46 miliardi fino al 2030 del fondo istituito dall’ultima legge di Bilancio. Il testo è appena arrivato alle commissioni parlamentari per i pareri. E divide la somma tra i Ministeri, programmando anzitutto il suo ammontare su base triennale, fino al 2019.

La quota dedicata alle scuole

Se guardiamo alla ripartizione dei fondi tra i diversi dicasteri, emerge che l’Istruzione incasserà una grande quantità di denaro già nel primo triennio. Il motivo è che il Miur ha assicurato molti progetti pronti e cantierabili, che andranno in gara tra la fine del 2017 e il 2018 e che, quindi, potranno impegnare spesa.

Investimenti per 1,4 miliardi

Complessivamente, si tratta di 1,4 miliardi di euro fino al 2019, che saranno impiegati per la messa in sicurezza delle scuole. Più che la costruzione di scuole nuove, infatti, il Governo punta ad alimentare un maxipiano di adeguamento dell’esistente. Che partirà principalmente dagli istituti collocati nelle aree a rischio sismico.

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La messa in sicurezza antisismica

Quindi, per la messa in sicurezza il Dpcm destina 773 milioni in tre anni. Grazie a questi interventi sarà possibile pagare investimenti di grande taglio per circa mille progetti di adeguamento sismico. La priorità sono gli interventi in zona 1, quella a rischio sismico più elevato.

Le manutenzioni minori

Altri 300 milioni saranno, invece, dedicati a manutenzioni diverse dalla messa in sicurezza antisismica, che comunque sono vitali per gli studenti: basta pensare alla sistemazione degli impianti o dei soffitti. Si tratta di circa altri 3mila interventi di taglio più piccolo. Che porteranno il conto complessivo su base triennale a oltre 4mila progetti.

Verso un nuovo prestito Bei

Questo avverrà nella prima fase, perché nel lungo periodo l’intenzione è di avviare un nuovo piano di finanziamenti della Bei. Sarà attivato con la quota restante dei fondi inseriti nel Dpcm per l’edilizia scolastica fino al 2030. E consentirà di ottenere circa mezzo miliardo di euro, tra prestiti e quota di cofinanziamento italiana. L’obiettivo è replicare il piano già completato negli anni scorsi sulle scuole, proprio con la Banca europea degli investimenti.

Quali passaggi mancano

Per attivare questa linea di finanziamenti sarà necessario attendere qualche settimana. Il Dpcm, infatti, dovrà prima passare dalle commissioni parlamentari e, poi, dal vaglio della Corte dei conti. Per vedere il decreto firmato dalla ministra Valeria Fedeli, probabilmente, bisognerà attendere l’autunno. 

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della rimanente quota del Fondo di cui all'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232