State of the Union - la nuova strategia industriale UE

Katainen e Bienkowska - fonte: Commissione UELa Commissione europea presenta il pacchetto di proposte che compongono la nuova strategia di politica industriale dell'UE promessa da Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione.

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Dalla politica commerciale agli appalti pubblici, dal controllo degli investimenti esteri all'agenda UE delle competenze, tanti gli ambiti di intervento in cui si concretizza la nuova strategia di politica industriale UE, annnunciata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo Stato dell'Unione e presentata ufficialmente oggi dal vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività Jyrki Katainen e dalla commissaria per il Mercato interno, l'industria, l'imprenditoria e le PMI Elżbieta Bieńkowska.

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Le parole di Juncker, Katainen e Bieńkowska

"Voglio rendere la nostra industria più forte e più competitiva. La nuova strategia di politica industriale intende aiutare le nostre industrie a rimanere o diventare leader mondiali dell'innovazione, della digitalizzazione e della decarbonizzazione", ha dichiarato Juncker nel corso del suo discorso al Parlamento europeo.

La nuova strategia di politica industriale dell'UE riunisce tutte le iniziative orizzontali e settoriali, siano esse esistenti o nuove, in una strategia industriale globale. La strategia chiarisce i compiti che dovranno assolvere tutti i soggetti coinvolti e istituisce occasioni di incontro - una Giornata annuale dell'industria, la cui prima edizione si è tenuta nel febbraio 2017, e una Tavola rotonda industriale ad alto livello - che consentiranno in particolare all'industria e alla società civile di orientare in futuro le azioni di politica industriale.

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Il vicepresidente Jyrki Katainen ha dichiarato: "Accettando i cambiamenti tecnologici, convertendo gli investimenti per la ricerca in idee imprenditoriali innovative e continuando ad agire da precursori nella creazione dell'economia circolare e a basse emissioni di carbonio creeremo le premesse per un'industria europea intelligente, innovativa e sostenibile".

La commissaria Elżbieta Bieńkowska ha aggiunto: "Numerose industrie europee si trovano ad una svolta. Al giorno d'oggi parlare di politica industriale vuol dire rendere le nostre industrie in grado di concretizzare la crescita sostenibile e creare occupazione per le nostre regioni e i nostri cittadini".

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Gli elementi del pacchetto di politica industriale

I principali elementi salienti della strategia di politica industriale dell'UE comprendono:

  • un pacchetto globale teso a rafforzare la cibersicurezza della nostra industria,nel quale rientrano la creazione di un Centro europeo per la ricerca e le competenze in materia di cibersicurezza, al fine di sostenere lo sviluppo di capacità tecnologiche e industriali nel campo della cibersicurezza, nonché un sistema di certificazione europeo per i prodotti e i servizi, riconosciuto in tutti gli Stati membri (adottato il 13 settembre 2017);
  • una proposta di regolamento sul libero flusso dei dati non personali, che permetterà la libera circolazione dei dati attraverso le frontiere, contribuendo a modernizzare l'industria e creare un vero e proprio spazio comune europeo dei dati (adottata il 13 settembre 2017);
  • una nuova serie di azioni riguardanti l'economia circolare, tra le quali una strategia sulla plastica, e misure volte a migliorare la produzione di risorse biologiche rinnovabili e la loro conversione in bioprodotti e bioenergia (autunno 2017);
  • un insieme di iniziative tese a modernizzare il quadro per la proprietà intellettuale, tra le quali una relazione sul funzionamento della direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e una comunicazione relativa a un quadro europeo equilibrato, chiaro e prevedibile di concessione di licenze per i brevetti essenziali (autunno 2017);
  • un'iniziativa per migliorare il funzionamento degli appalti pubblici nell'UE, comprendente un meccanismo volontario finalizzato a fornire chiarimenti e orientamenti alle autorità che pianificano grandi progetti infrastrutturali (autunno 2017);
  • l'ampliamento dell'agenda per le competenze a nuovi settori industriali fondamentali, quali l'edilizia, la siderurgia, l'industria cartaria, le tecnologie verdi e l'energia rinnovabile, l'industria manufatturiera e il trasporto marittimo (autunno 2017);
  • una strategia sulla sostenibilità finanziaria al fine di orientare meglio i flussi di capitale privato verso investimenti più sostenibili (inizio 2018);
  • iniziative per una politica commerciale equilibrata e innovativa e un quadro europeo per il controllo degli investimenti esteri diretti che possono costituire una minaccia alla sicurezza o all'ordine pubblico (adottato il 13 settembre 2017);
  • un elenco riveduto delle materie prime critiche, mediante il quale la Commissione continuerà a dare il proprio sostegno affinché all'industria manifatturiera dell'UE sia garantita la fornitura sicura, sostenibile ed economicamente accessibile di tali materie prime (adottato il 13 settembre 2017);
  • nuove proposte in materia di mobilità pulita, competitiva e interconnessa, comprendenti standard più severi in materia di emissioni di CO2 di autovetture e furgoni, un piano d'azione sulle infrastrutture per i carburanti alternativi, volto a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, e interventi per promuovere la guida autonoma (autunno 2017).

L'attuazione pratica di questa strategia olistica è una responsabilità condivisa. Il suo successo dipenderà dall'impegno e dalla cooperazione delle istituzioni dell'UE, degli Stati membri, delle regioni e, in misura ancora maggiore, dalla partecipazione attiva dell'industria stessa.

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