Imprese: Di Maio, MISE lavora su incentivi e decreto crescita PMI

Presentazione Incentivi.gov.it - Photo credit: MISEUn vademecum online per raccogliere tutti gli incentivi nazionali gestiti dai Ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro e da altri 12 enti dello Stato che a vario titolo concorrono a promuovere lo sviluppo delle imprese. In arrivo anche un decreto per la crescita delle PMI.

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La piattaforma è stata presentata presso la sede del MISE dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, insieme all'amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, e all'ad di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo. Si tratta di una guida pensata per aiutare soprattutto le PMI a individuare l'agevolazione più adatta alle proprie esigenze - dallo startup d'impresa all'innovazione, dall'internazionalizzazione agli investimenti in aree svantaggiate - e i soggetti gestori cui rivolgersi per presentare la domanda di incentivo.

“Non è soltanto un portale, ma un progetto di efficientamento per rendere più efficace il sistema degli incentivi alle imprese in Italia”, ha commentato il ministro Di Maio. “Negli ultimi dieci anni il MISE ha stanziato circa 85 miliardi di euro per gli incentivi, cui si aggiungono 20 miliardi dal Ministero del Lavoro. Il 30/40% di queste risorse non vengono erogate, spesso per un problema di comunicazione di questi strumenti al tessuto produttivo italiano e per eccessi burocratici che scoraggiano le imprese”, ha aggiunto.

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Come funziona Incentivi.gov.it

Il portale, che prossimamente sarà tradotto anche in inglese per comunicare anche alle imprese estere che vogliono investire in Italia gli incentivi disponibili, raccoglie circa 60 misure gestite da MISE, Ministero del Lavoro e altri 12 enti dello Stato:

  1. Agenzia delle Entrate
  2. Agenzia ICE
  3. Cassa Depositi e Prestiti
  4. Enea
  5. Finest
  6. Gse
  7. Inps
  8. Invitalia
  9. Sace
  10. Simest
  11. Soficoop
  12. Unioncamere.

L'idea su cui si basa, ha spiegato Di Maio, è quello di ribaltare la prospettiva nella comunicazione delle agevolazioni: non più andare sui portali dei singoli enti gestori per visualizzare i diversi strumenti disponibili e poi capire se sono adeguati alle proprie esigenze di business, ma comunicare il proprio progetto al portale che poi segnala all'impresa le opportunità disponibili.

Per rendere concreto questo cambiamento di approccio, a partire da aprile la piattaforma sarà aggiornata con strumenti di Intelligenza artificiale: ci sarà un chat bot che permetterà a cittadini e alle imprese di dialogare con il portale e trovare in modo agevole lo strumento di finanziamento più adatto.

Il ricorso all'Intelligenza artificiale è uno dei quattro step di sviluppo del portale anticipati dal ministro, che ha annunciato l'intenzione di portare il progetto in Consiglio dei Ministri per approvare un atto di indirizzo che impegni tutti i Ministeri a mettere a sistema gli incentivi gestiti direttamente o tramite gli enti da loro controllati.

Il terzo step consiste nel coinvolgimento delle Regioni, che saranno convocate in sede stabile di concertazione per coordinarsi con il MISE sulle politiche di sviluppo e, in prospettiva, rendere disponibile lo stesso servizio offerto da Incentivi.gov.it anche a livello locale.

L'ultimo passaggio riguarda la trasparenza sullo stato delle pratiche: il portale potrà interconnettersi con tutte le app e i sistemi di monitoraggio pratiche delle amministrazioni, consentendo alle imprese di essere aggiornati in tempo reale sull'avanzamento della propria domanda di aiuto, ha concluso Di Maio.

L'impegno verso una maggiore trasparenza è già partito con le app lanciate da Invitalia per chi presenta domanda di agevolazione con riferimento a tre incentivi: Cultura Crea, Resto al Sud, Smart&Start, ha spiegato l'ad dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo di impresa, Domenico Arcuri. L'utilizzo di questi strumenti ha già permesso una riduzione del 20% dei tempi dell'istruttoria e un abbattimento clamoroso dei contenziosi che partono in genere quando qualcuno non viene considerato meritevole del finanziamento, ha aggiunto.

Il processo inaugurato con il portale corrisponde anche a quanto CDP ha previsto nel suo Piano industriale, ha commentato l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo. “Stiamo cercando di rendere tutti i prodotti più accessibili in una logica integrata, perchè le esigenze delle aziende possono essere molteplici e gli imprenditori hanno bisogno di una visione di insieme di tutti gli strumenti disponibili”, ha aggiunto.

In arrivo decreto Crescita PMI e sblocca cantieri

Il tema degli incentivi è soltanto uno dei punti in agenda in questi giorni, ha dichiarato Di Maio, che nel pomeriggio ha presieduto il tavolo PMI con i rappresentanti di 31 associazioni, da Confindustria a Confagricoltura, da Confcommercio a Confedilizia. "All’incontro erano presenti tutte le associazioni di categoria ed è servito ad avviare un confronto su una serie di misure a favore della crescita e della competitività, che saranno contenute in un provvedimento sul quale stiamo già lavorando", ha spiegato il ministro.

Al centro del provvedimento ci saranno tre elementi:

  • la tutela dei marchi storici italiani;
  • la promozione del made in Italy attraverso il piano sull’internazionalizzazione che dispone di 140 milioni di euro all’anno;
  • un nuovo sistema per tutelare il credito alle piccole e medie imprese.

In più, ha anticipato il ministro, “la prossima settimana contiamo di approvare lo sblocca cantieri”.

Ad aumentare la produttività delle aziende contribuirà poi l'avvio del Fondo nazionale innovazione. “Lo strumento è ormai quasi pronto, ci sono i passaggi normativi e le interlocuzioni tra gli enti, e ci consentirà di finanziare con circa un miliardo le startuo innovative”, ha aggiunto.

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Altri temi sono l'accelerazione dell'export, a cominciare dal memorandum con la Cina per sfruttare le opportunità connesse alla Nuova via della Seta, e la riduzione del costo del lavoro, nel cui perimetro rientra il decreto per la riduzione delle tariffe Inail firmato nei giorni scorsi, ha ricordato.

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Infine, il contesto europeo, cui guardare – ha detto Di Maio – sempre pensando a come aiutare le imprese italiane ad essere competitive.

Il tessuto produttivo italiano è un unicum e molte regole UE varate in questi anni hanno creato una burocrazia eccessivamente pesante per le nostre PMI, ha detto il ministro. Per questo, ha aggiunto, l'Italia dovrebbe riappropriarsi dell'incarico di commissario per l'Industria e le Imprese, per tutelare l'unicità del nostro tessuto produttivo e ricordare che una regola costruita sulla base di standard molto diversi può avere un impatto violento sulle nostre piccole imprese, ha concluso.

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