Energia elettrica – comunicazione UE su interconnessioni e nuovo elenco PIC

Progetti interesse comune Da Bruxelles una comunicazione sui target di interconnessione elettrica e il terzo elenco dei progetti di interesse comune.

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Con la pubblicazione della terza relazione sullo stato dell'Unione dell'energia - con cui Bruxelles ripercorre i progressi compiuti nel 2017 e guarda alle sfide che attendono il settore nel 2018 – la Commissione adotta il terzo elenco di progetti di interesse comune e pubblica una comunicazione sull'attuazione dell'obiettivo del 15% di interconnessione elettrica entro il 2030.

Le interconnessioni energetiche, in particolare per quanto riguarda la rete elettrica - sottolinea Palazzo Berlaymont – dovranno andare incontro a una necessaria modernizzazione. Decisiva, in particolare, la digitalizzazione delle reti, in modo da renderle più intelligenti.

Fondamentale dunque la costruzione di reti energetiche, chiave per il rafforzamento della sicurezza dell’approvvigionamento europeo e per facilitare il passaggio all'energia pulita.

Progetti di interesse comune: cosa sono e come accedono ai fondi UE

I progetti di interesse comune (PIC) sono interventi infrastrutturali con effetti positivi sui Paesi europei, che permettono di integrare i mercati dell'Unione, diversificare le risorse energetiche e contribuire a porre fine all'isolamento energetico. Si tratta di progetti che riguardano i settori dell’energia elettrica e del gas: dai terminal GNL ai progetti per lo stoccaggio energetico, passando per le linee elettriche di trasmissione e i gasdotti che connettono i Paesi europei.

In base al regolamento Ue n. 347-2013, la lista dei progetti di interesse comune deve essere aggiornata ogni due anni.

Il 22 gennaio 2017 si è conclusa la call UE per determinare la terza lista dei PIC. Oltre all’accesso ai fondi europei, i progetti ammessi nell’elenco possono beneficiare di procedure accelerate per il rilascio delle autorizzazioni, migliori valutazioni ambientali e altri vantaggi che permettono a questi progetti di essere completati agevolmente e in modo tempestivo.

I PIC vengono individuati dai gruppi regionali previsti dal regolamento TEN-E (che includono, oltre all’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER), rappresentanti di Stati membri, Commissione europea, operatori del settore e autorità) e adottati formalmente dall'Esecutivo UE, dopo aver ottenuto il via libera di Parlamento e Consiglio.

Lo status di progetto di interesse comune è una condizione preliminare per accedere alle sovvenzioni nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF), ma non garantisce l’assegnazione automatica degli aiuti. In altre parole, è possibile richiedere sovvenzioni per sostenere studi per i PIC (tranne per i progetti petroliferi), tuttavia, quando si tratta di aiuti per sostenere i lavori, solo alcuni progetti inclusi nell'elenco saranno ritenuti idonei.

La prossima call per richiedere il sostegno finanziario del CEF per studi e lavori sarà pubblicata in primavera.

L’elenco 2017: perché ci sono 22 progetti in meno

Il terzo elenco comprende 173 progetti, di cui 110 relativi all’energia elettrica e le smart grid, 53 per il settore del gas e 6 relativi al petrolio. Per la prima volta, l'elenco dei PIC comprende anche 4 progetti per le reti transfrontaliere di biossido di carbonio.

Rispetto alla lista del 2015 il numero di progetti di interesse comune è in calo (22 in meno), in primo luogo perché 30 progetti inclusi nel primo e nel secondo elenco saranno completati all’inizio del prossimo anno.

Ma non si tratta della sola ragione dietro questo taglio: la Commissione chiarisce infatti la volontà di destinare maggiore attenzione alle priorità nel settore energetico. L'infrastruttura del gas è diventata in generale più resiliente e meglio integrata nella maggior parte del Continente, tuttavia la regione del Mar Baltico orientale e la parte centro sud-orientale dell'Europa rimangono più vulnerabili a potenziali carenze di approvvigionamento, svantaggio che può essere affrontato efficacemente dai progetti selezionati.

L'elenco sarà ora sottoposto al Parlamento e al Consiglio, che hanno a disposizione due mesi per approvarlo o respingerlo (periodo che può essere prorogato di altri due mesi su richiesta). Se entro questo termine le istituzioni non si saranno espresse, l’elenco entrerà automaticamente in vigore.

I progetti che interessano l’Italia

L’Italia è coinvolta in una serie di progetti di interesse comune:

  • Interconnessioni di elettricità Nord-Sud nell'Europa occidentale (NSI West Electricity):
    - SACOI 3: interconnessione tra Codrongianos (IT), Lucciana (Corsica) e Suvereto (IT), progetto noto come "SACOI 3" (che figura anche nell’elenco dei PIC con doppia etichettatura come autostrade elettriche);
    - “Piemonte-Savoia”: interconnessione tra Grande Ile (FR) e Piossasco (IT), che figura anche nell’elenco dei PIC con doppia etichettatura come autostrade elettriche;
    - “Greenconnector”, tra Thusis/Sils (CH) e Verderio Inferiore (IT);
    - interconnessione tra Airolo (CH) e Baggio (IT);
  • Interconnessioni elettriche Nord-Sud nell'Europa occidentale (NSI West Electricity):
    - interconnessione tra Wurmlach (AT) e Somplago (IT);
    - Salgareda (IT) e Divača — Bericevo region (SI);
    - “Mid Continental East Corridor”, cluster Romania-Serbia e Italia-Montenegro, che fra i PIC include il progetto di interconnessione tra Villanova (IT) e Lastva (ME);
    - “ELMED”: interconnessione tra Sicilia e Tunisia (che figura anche nell’elenco dei PIC con doppia etichettatura come autostrade elettriche);
  • Interconnessioni del gas Nord-Sud nell’Europa occidentale (NSI West Gas):
    - Interconnessione reverse flow tra Italia e Svizzera a Passo del Gries;
    - Gasdotto Italia-Malta;
  • Corridoio meridionale del gas (Southern Gas Corridor, SGC):
    - TAP, Trans Atlantic Pipeline che collega Grecia e Italia;
    - Gasdotto Poseidon tra Grecia e Italia;
    - Gasdotto Rete Adriatica per potenziare la rete di trasporto nazionale;
  • Collegamenti per il rifornimento di petrolio in Europa centro-orientale (“OSC”):
    - TAL Plus tra Trieste e Ingolstadt (Germany);
  • Distribuzione prioritaria delle Smart Grid: ALPGRID (Austria, Italia).

> Terzo elenco dei progetti di interesse comune

L’obiettivo di interconnessione elettrica al 2030

La comunicazione pubblicata dalla Commissione insieme all’elenco fa il punto dei progressi compiuti nell'integrazione e modernizzazione delle reti energetiche europee attraverso la TEN-E e delinea le prospettive per garantire che le infrastrutture possano svolgere pienamente il loro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi della politica energetica e climatica per il 2030 e oltre.

Maggiori flessibilità e disponibilità per i fornitori di energia significano, per i consumatori, un taglio delle bollette: uno studio del 2013 ha stimato che un mercato energetico pienamente integrato potrebbe far risparmiare ai consumatori dell'UE tra i 12 e i 40 miliardi di euro l'anno. Benefici che superano di gran lunga i costi degli investimenti infrastrutturali.

L'obiettivo di interconnessione dell'elettricità del 10% al 2020 ha fornito uno slancio politico per far progredire i principali progetti transfrontalieri, e l'implementazione dei PIC ha portato ad aumentare i livelli di interconnessione negli ultimi anni. Ad oggi, 17 Stati membri hanno già raggiunto l'obiettivo del 10% e sette, fra cui l’Italia con il suo 8% di interconnessioni nel 2017, sono sulla buona strada per centrarlo.

Quanto all’obiettivo al 2030, la Commissione propone di fissarlo al 15% indicando una serie di soglie aggiuntive e più specifiche che fungono da indicatori dell'urgenza dell'azione necessaria e che riflettono i tre obiettivi principali di politica energetica europea: aumentare la competitività attraverso l'integrazione del mercato, garantire sicurezza dell'approvvigionamento e raggiungere gli obiettivi climatici attraverso un maggiore uso di fonti rinnovabili.

> Comunicazione sui target di interconnessione elettrica