L'Europarlamento incoraggia il sistema di microcredito

Parlamento EuropeoUn primo grande passo è stato compiuto verso l’introduzione del microcredito in Europa. La Commissione Permanente per gli Affari Economici e Monetari presso l’Europarlamento, diretta dalla deputata socialista Pervenche Berès, chiede alla Commissione Europea di proporre una legislazione per incoraggiare il sistema del microcredito, puntando a rimuovere i problemi causati dalle regole sulla concorrenza e sul riciclaggio di denaro, per favorire un maggiore confinanziamento europeo ed introdurre un quadro regolatorio per gli operatori del microcredito.

Per microcredito s’intende la concessione di prestiti ad imprese molto piccole o a coloro che non hanno accesso al sistema finanziario tradizionale. Questa forma di finanziamento nasce storicamente in Bangladesh grazie all’impegno dell’economista Muhammad Yunius, Premio Nobel per la Pace nel 2006, fondatore della Banca Grameen (in italiano "rurale"), cioè del primo esperimento al mondo di microcredito. Tale sistema finora è stato applicato soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ma gioca un ruolo importante nella stimolazione di attività economiche in Europa. Il microcredito, inoltre, può contribuire all’integrazione di gruppi marginali nella economia tradizionale.

Attraverso un rapporto dell’eurodeputato Zsolt László Becsey (EPP-ED, HU), la Commissione per gli Affari Economici e Monetari ha effettuato una richiesta formale alla Commissione Europea affinchè presenti una proposta per promuovere assieme delle misure per incoraggiare lo sviluppo del microcredito in Europa. Per poter essere approvata dalla sessione plenaria di febbraio, la richiesta dovrà avere il supporto della maggioranza assoluta degli eurodeputati (circa 393 voti a favore).

Il Parlamento vuole assicurarsi che né le regole sul riciclaggio del denaro, né quelle sulla concorrenza inibiscano lo sviluppo del microcredito. Inoltre è richiesto che sia possibile consentire, nell’ambito delle procedure di public procurement, dei trattamenti preferenziali per i beni ed i servizi forniti da chi riceve un prestito nell’ambito del microcredito.

Secondo la Commissione per gli Affari Economici, l’Europa dovrebbe partecipare al cofinanziamento dei sistemi di microcredito destinati a coloro che non hanno accesso al credito ordinario, includendo minoranze svantaggiate come, ad esempio, le donne, gli immigrati e i le comunità rom. Si rendono necessari inoltre un’attività di monitoraggio delle best practices e un data base europeo con i dati di coloro che si avvalgono del microcredto. Infine le attività di finanziamento per il microcredito dovrebbero essere coordinate da un'unica entità.

La Commissione per gli Affari Economici chiede che venga attivata una strategia di comunicazione per promuovere l’accesso del settore privato al microcredito e che gli stati membri introducano incentivi fiscali per chi accede a questo tipo di finanziamento. C’è anche bisogno di un quadro europeo regolatorio per i fornitori “non bancari” che operano nel microrcredito e di norme che stabiliscano i compiti di supervisione, registrazione ed autorizzazione.
(Alessandra Flora)