RegioStars Awards 2016 – quattro progetti italiani tra i finalisti

Sono in tutto 23 i finalisti dei premi RegioStars 2016, dedicati ai progetti più innovativi finanziati dalla Politica di Coesione.

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Ventitre progetti finanziati dai fondi strutturali europei e provenienti da 14 Stati membri sono stati selezionati nell'ambito dei RegioStars Awards 2016. Tra questi rientrano quattro iniziative italiane, sviluppate in Basilicata, Trentino Alto Adige, Umbria e Lombardia.

Una giuria indipendente guidata dall'eurodeputato Lambert van Nistelrooij ha selezionato i migliori progetti finanziati dalla Politica di Coesione sulla base di quattro criteri: innovazione, impatto, sostenibilità e partenariato.

La stessa giuria è ora chiamata a individuare il progetto vincitore per ciascuna delle cinque categorie in gara:

  1. 'Smart Growth', per progetti innovativi capaci di creare nuove opportunità per l'economia globale,
  2. 'Sustainable Growth', per iniziative esemplari nel campo della economia circolare,
  3. 'Inclusive Growth', per progetti volti a promuovere l'inclusione sociale,
  4. 'CityStars', per soluzioni dirette a favorire lo sviluppo urbano sostenibile,
  5. 'Effective management', per l'innovazione e la semplificazione ai fini di una gestione efficiente dei fondi Ue.

A concorrere per il riconoscimento ci sono anche quattro progetti italiani, provenienti da Basilicata, Trentino Alto Adige, Umbria e Lombardia.

I progetti vincitori saranno annunciati nel corso di una cerimonia di premiazione in programma l'11 ottobre nel corso della Settimana europea delle Regioni e delle Città, a Bruxelles.

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Mapping Basilicata

Nell'ambito della categoria 'Crescita intelligente' tra i finalisti rientra il progetto 'Mapping Basilicata', finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e rivolto ai cluster regionali e alle loro PMI. L'obiettivo dell'iniziativa è rivitalizzare i settori storici dell'economia regionale (alimentare, arredamento e industria della moda), rafforzare la presenza delle piccole e medie imprese lucane sui mercati internazionali e stimolare l'innovazione dei processi produttivi.

Con 20 eventi organizzati in 5 Paesi, 3 marchi collegati alla Regione registrati e oltre 200 prodotti immessi sui mercati esteri, Mapping Basilicata sta generando un fatturato stimato in 3 milioni di euro.

Diversity for Kids

La collaborazione fra il Trentino Alto Adige e il Tirolo austriaco ha invece dato vita al progetto 'Diversity for kids', selezionato nella categoria 'Crescita inclusiva'. L'iniziativa, finanziata dal FESR, promuove l'apertura interculturale e la non discriminazione attraverso attività ricreative rivolte a bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.

Circa 1800 bambini e 100 insegnanti hanno partecipato a un centinaio di eventi promossi in tutta l'area transfrontaliera, mentre opuscoli speciali, CD e una innovativa "play-box" sono stati sviluppati e inviati a circa 300 scuole, biblioteche e altre organizzazioni interessate.

European Social Sound

European Social Sound è il primo dei due progetti italiani arrivati in finale con riferimento alla categoria 'Gestione efficace'. Sviluppata dalla Regione Umbria e finanziata dal Fondo sociale europeo (FSE), l'iniziativa mirava a comunicare le politiche europee ai giovani e a un pubblico non esperto.

Nell'ambito di un contest per band emergenti, con tre fasi di qualificazione e un concerto finale, alle performance musicali sono stati alternati momenti interattivi, video e quiz, dedicati all'Europa e alle opportunità offerte dal POR FSE Umbria. Tanti giovani tra i 3mila partecipanti (il 58% del totale), mentre l'89% ha apprezzato le attività organizzate e l'81% ha dichiarato di aver compreso le questioni istituzionali discusse nel corso dell'iniziativa.

Open Innovation Platform in a RIS3 Context

La Lombardia è invece protagonista dell'ultimo progetto italiano arrivato in finale, anche in questo caso con riferimento alla categoria 'Gestione efficace'. Con il contributo del FESR la Regione ha realizzato una piattaforma volta a favorire lo scambio di informazioni e buone pratiche tra imprese e soggetti della ricerca pubblici e privati e a creare un ecosistema di open innovation.

Otto i temi al centro della Open Innovation Platform:

  • aerospazio,
  • agroalimentare,
  • eco-industria,
  • industrie culturali e creative,
  • industria della salute,
  • manifattura avanzata,
  • mobilità sostenibile,
  • smart communities.

A marzo, a 14 mesi dal lancio ufficiale, gli utenti registrati erano già 3.200, ma l'obiettivo è arrivare a quota 5mila. In più, attraverso la piattaforma sono state presentate 222 idee progettuali, che hanno ricevuto un totale di 435 manifestazioni di interesse.

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