UE: altri 72 milioni di euro all'Unione per il Mediterraneo - UPM

Mar Mediterraneo, foto di Fourat72 milioni di euro sono il ‘regalo’ della Commissione europea per il primo anniversario dell’Unione del Mediterraneo (UpM), organismo internazionale che intende avvicinare le nazioni che si affacciano sul Mare Nostrum. I fondi aggiuntivi stanziati da Berlaymont sono destinati ai principali progetti dell'UpM: lotta contro l’inquinamento delle acque, realizzazione delle autostrade del mare, fonti energetiche alternative (in particolare nel settore del fotovoltaico), ma anche educazione, ricerca e sostegno alle imprese della zona.

Con l’omaggio della Commissione europea il contributo totale dell’Ue alle priorità identificate dall’UpM ammonta a 90 milioni di euro per il 2009-2010 per progetti che, si calcola, implicheranno uno sforzo finanziario per oltre 2 miliardi di euro.

I fondi sono così divisi:

  • 22 milioni di euro per il 2009-2010 per  la lotta contro l'inquinamento del Mediterraneo. Di questa dotazione, 7 milioni saranno investiti per l’attuazione del Programma europeo Horizio 2009 e 1 milione per sostenere la partecipazione dei Balcani e della Turchia nel programma.
  • 7,5 milioni di euro per autostrade del mare e terrestri.
  • 5 milioni per il Piano solare del Mediterraneo, tra i progetti “più concreti” dell’Unione europea. Per sostenere l’iniziativa l’Ue sta portando avanti degli studi per identificare la strategia migliore per lo sviluppo del fotovoltaico nella regione.
  • 32 milioni di euro per il 2009-2010 al Femip, strumento della Banca Europea per gli Investimenti, per prestiti ai privati dell’area.

I finanziamenti della Commissione europea intendono ridare slancio ad un’iniziativa  che ha mosso i primi passi con difficoltà e che stenta ad essere pienamente operativa. Nata sotto la regia della Presidenza di turno francese e con la partecipazione di 43 capi di Stato e di governo, l’UpM si è arenata sullo scoppio della guerra di Gaza.

Ad aprile a Bruxelles i partners arabi hanno dichiarato la sospensione delle attività, ma hanno comunque accordato di continuare ad intervenire in incontri ad hoc. Comincia così la lenta agonia dell’Unione con i due incontri per lo statuto del segretariato a Barcellona (25 maggio e 16 giugno) e le riunioni del 16 e 17 giugno a Marsiglia sulla protezione civile. “Capisco che l'UpM non funzioni nel vuoto politico – ha riferito il commissario europeo alle relazioni esterne, Benita Ferrero Waldner, annunciando lo stanziamento dei finanziamenti - è comunque importante essere consapevoli dell'urgenza di cominciare a lavorare per fornire ai nostri cittadini i potenziali benefici di questo tipo di Unione". Il commissario è convinto che “oggi ci sia la volontà politica per superare le differenze e spero che le recenti riunioni tra i Paesi partner spianerà la strada verso una graduale ripresa delle attività".  (Maria Cristina Nanni)