Bonus investimenti Sud - nuova procedura per le PMI

Bonus Sud - Photo on Foter.comDefinita dal Ministero dello Sviluppo economico la nuova procedura per la fruizione da parte delle piccole e medie imprese del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno.

Bonus Sud – Agenzia Entrate, cambia il modello di comunicazione

Con decreto direttoriale del 23 aprile 2018, il Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) ha definito la procedura di ammissione delle PMI alle risorse del Programma operativo nazionale Imprese e competitività 2014-2020 (PON Imprese e Competitività 2014-2020) in relazione al credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, noto anche come Bonus investimenti Sud.

> MISE - novita' su Credito imposta investimenti Mezzogiorno

Credito d'imposta investimenti Mezzogiorno

Istituito dalla legge di stabilità 2016, il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate al Sud è stato potenziato dal decreto Mezzogiorno n. 243-2016, convertito nella legge n. 18 del 2017.

L'incentivo è riconosciuto ai titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, per i nuovi investimenti destinati a strutture produttive situate in determinate aree delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise.

La Legge di bilancio 2018 ha rifinanziato il Bonus investimenti Sud con 200 milioni di euro per il 2018 e con 100 milioni di euro per il 2019.

> Legge Bilancio 2018 - Fondo imprese Sud e credito imposta Mezzogiorno

Nuova procedura per le PMI

La nuova procedura stabilita dal decreto direttoriale del 23 aprile 2018 si applica ai progetti di investimento che comprendono investimenti effettuati dalle PMI beneficiarie a decorrere dal 1° marzo 2017.

I progetti di investimento sono sottoposti all’istruttoria del MISE, articolata in due fasi:

  • verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità;
  • valutazione dei progetti di investimento relativamente alle caratteristiche di innovatività e alla coerenza con gli ambiti di specializzazione intelligente.

Nel caso in cui l'esito dell'istruttoria sia positivo, il Ministero procede all’adozione e alla trasmissione alla PMI beneficiaria, tramite posta elettronica certificata (PEC), del provvedimento di utilizzo delle risorse del PON, recante:

  • l’importo, a valere sulle risorse del PON, del credito d’imposta;
  • l’indicazione della struttura produttiva in cui è effettuato il progetto di investimento;
  • gli obblighi della PMI beneficiaria, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’utilizzo delle risorse PON; 
  • le condizioni che possono comportare il disimpegno totale o parziale delle risorse, ai sensi dell’articolo 7 del decreto 29 luglio 2016.

Una volta realizzati i progetti d'investimento, la PMI beneficiaria deve rendicontare le spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali sostenute utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa”, che sarà esaminato dal MISE, al fine di accertare:

  • la regolarità e completezza della documentazione prodotta;
  • la coerenza tra le immobilizzazioni materiali rendicontate e il progetto di investimento;
  • la riconducibilità del progetto di investimento realizzato agli ambiti di specializzazione intelligente.

Nel caso in cui le verifiche diano esito negativo, il Ministero provvede a disimpegnare, in tutto o in parte, le risorse PON a copertura del credito d’imposta autorizzato in fruizione dall’Agenzia delle entrate e a darne comunicazione alla stessa Agenzia e alla PMI beneficiaria.

> Decreto direttoriale del 23 aprile 2018

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