Economia circolare - Bruxelles dice basta alla plastica monouso

Plastica monousoDai cotton fioc alle cannucce, passando per piatti e posate: i prodotti di plastica monouso rappresentano il 70% dei rifiuti che finiscono in mare e negli oceani. Per questo la Commissione europea propone nuove norme per eliminarli.

Economia circolare - accordo su norme UE per riduzione rifiuti

Annunciate all’inizio dell’anno nell’ambito della strategia UE contro i rifiuti di plastica, le nuove norme proposte dalla Commissione prendono di mira i prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d'Europa.

Rifiuti di plastica: 25 milioni di tonnellate l’anno in Europa

Ogni anno gli europei generano 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, ma meno del 30% è raccolta per essere riciclata. Nel mondo, le materie plastiche rappresentano l'85% dei rifiuti marini, e di questi il 70% è rappresentato da prodotti monouso.

Alla luce di queste percentuali è evidente il forte interesse non solo politico e ambientale, ma anche commerciale: affrontare il problema della plastica, si legge in una nota della Commissione, oltre ad essere una necessità, può dischiudere nuove opportunità di innovazione, competitività ed occupazione.

Le imprese ci guadagneranno in competitività: una normativa unica per l'intero mercato dell'UE offre alle imprese un trampolino per sviluppare economie di scala e rafforzare la competitività nel mercato mondiale in piena espansione dei prodotti sostenibili. Con i sistemi di riutilizzo (come quelli di cauzione-rimborso) le imprese potranno contare su un approvvigionamento stabile di materiali di alta qualità; in altri casi, mosse dall'incentivo a ricercare soluzioni più sostenibili, potranno conquistare un vantaggio tecnologico sui loro concorrenti internazionali.

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Misure diverse per prodotti diversi

Le nuove regole proposte dalla Commissione non si applicheranno in egual misura a tutti i prodotti: mentre alcuni saranno messi al bando, per altri si pensa a misure che ne limitino l'uso.

Nello specifico, le nuove regole introdurranno:

  • il divieto di commercializzare determinati prodotti di plastica laddove esistono alternative facilmente disponibili ed economicamente accessibili, i prodotti di plastica monouso saranno esclusi dal mercato. Il divieto si applicherà a cotton fioc, posate, piatti, cannucce, mescolatori per bevande e aste per palloncini, tutti prodotti che dovranno essere fabbricati esclusivamente con materiali sostenibili. I contenitori per bevande in plastica monouso saranno ammessi solo se i tappi e i coperchi restano attaccati al contenitore;
  • obiettivi di riduzione del consumo: gli Stati membri dovranno ridurre l'uso di contenitori per alimenti e tazze per bevande in plastica. Potranno farlo fissando obiettivi nazionali di riduzione, mettendo a disposizione prodotti alternativi presso i punti vendita, o impedendo che i prodotti di plastica monouso siano forniti gratuitamente;
  • obblighi per i produttori: i produttori contribuiranno a coprire i costi di gestione e bonifica dei rifiuti, come pure i costi delle misure di sensibilizzazione per i seguenti prodotti: contenitori per alimenti, pacchetti e involucri (ad esempio, per patatine e dolciumi), contenitori e tazze per bevande, prodotti del tabacco con filtro (come i mozziconi di sigaretta), salviette umidificate, palloncini e borse di plastica in materiale leggero. Sono anche previsti incentivi al settore industriale per lo sviluppo di alternative meno inquinanti;
  • obiettivi di raccolta: entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito;
  • prescrizioni di etichettatura: alcuni prodotti dovranno avere un'etichetta chiara e standardizzata che indichi come devono essere smaltiti, il loro impatto negativo sull'ambiente e la presenza di plastica. Questa prescrizione si applica agli assorbenti igienici, alle salviette umidificate e ai palloncini;
  • misure di sensibilizzazione: gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all'incidenza negativa della dispersione nell'ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.

Oltre ai prodotti in pleastica, la Commissione prevede nuove regole anche per gli attrezzi da pesca, che rappresentano il 27% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge. La Commissione punta a completare il quadro normativo vigente introducendo regimi di responsabilità del produttore per gli attrezzi da pesca contenenti plastica: i fabbricanti dovranno coprire i costi della raccolta quando questi articoli sono dismessi e conferiti agli impianti portuali di raccolta, nonché i costi del successivo trasporto e trattamento; dovranno anche coprire i costi delle misure di sensibilizzazione.

Prossime tappe

Le proposte della Commissione passeranno ora al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio. Possibilmente, Bruxelles vorrebbe che il tema fosse considerato prioritario, così da dare ai cittadini europei risultati tangibili prima delle elezioni del 2019.

Il prossimo 5 giugno, per celebrare la giornata mondiale dell'ambiente, la Commissione lancerà anche una campagna di sensibilizzazione a livello di UE per puntare i riflettori sulla scelta dei consumatori e sul ruolo che hanno i singoli cittadini nella lotta contro l'inquinamento da plastica e i rifiuti marini.

Commenti

Il commissario UE responsabile per lo sviluppo sostenibile Frans Timmermans dichiara: “È innegabile che i rifiuti di plastica siano una grande questione e gli europei devono agire insieme per affrontarla, tanto più che i rifiuti di plastica finiscono nell'aria che respiriamo, nel suolo, negli oceani e sulle nostre tavole. Le proposte odierne ridurranno, con una serie di misure, i prodotti di plastica monouso che ora troviamo sugli scaffali dei supermercati. Alcuni di essi saranno messi al bando, ma ciò non significa che dovremo rinunciarvi, perché saranno sostituiti da alternative più pulite.

Jyrki Katainen, commissario per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: "La plastica è un materiale straordinario, che dobbiamo però usare in modo più responsabile. I prodotti di plastica monouso non sono una scelta intelligente né dal punto di vista economico né da quello ambientale, e le proposte presentate aiuteranno le imprese e i consumatori a preferire alternative sostenibili. L'Europa ha qui l'opportunità di anticipare i tempi, creando prodotti che il mondo vorrà procurarsi nei decenni a venire e valorizzando le nostre preziose e limitate risorse. L'obiettivo per la raccolta delle bottiglie di plastica concorrerà anche a generare i volumi necessari a far prosperare il settore del riciclaggio.”