Edilizia: fissati gli standard europei per l'efficienza energetica

 Tutti gli edifici costruiti dopo il 31 dicembre 2020 dovranno essere caratterizzati da elevati standard di efficienza energetica e avvalersi delle energie rinnovabili. Saranno le autorità nazionali, almeno due anni prima, a stabilire tempi e modalità per attuare il cambiamento. Per favorire il cambiamento, i governi potranno usufruire anche dei finanziamenti comunitari.
E' questo il risultato di uno storico accordo raggiunto tra l'Europarlamento e il Consiglio, intesa che dovrà essere approvata definitivamente nei primi mesi del 2010.

In questo modo entro il 2020 gli stati membri dovranno assicurare che tutti i nuovi palazzi di nuova costruzione garantiscano un'elevata performance energetica, in linea con i nuovi parametri stabiliti da Bruxelles.
 
La Pubblica Amministrazione dovrà fare da apripista, comprando e vendendo soltanto edifici "in regola" a partire dalla fine del 2018 a promuovendo la conversione degli edifici esistenti in base ai nuovi standard.
 
Questo il commento della relatrice del testo normativo, la romena Silvia-Adriana Ticau (Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici in Europa): "A Copenhagen l'Europa potrà presentare un efficace strumento per centrare gli obiettivi ambientali. Siamo infatti stati incaricati di investire di più e di utilizzare al meglio gli strumenti finanziari per l'efficienza energetica degli edifici".
 
Secondo la normativa approvata, gli stati membri avranno l'obbligo di redigere dei piani nazionali per azzerare i consumi degli edifici. Intorno alla metà del 2011 dovranno inoltre selezionare una lista di incentivi finanziari (ma non solo) per favorire la transizione, come l'assistenza tecnica, i sussidi, le tipologie di prestito e i tassi di interesse favorevoli. I singoli peasi dovranno inoltre incoraggiare i proprietari ad installare contatori intelligenti, a sostiture gli impianti di riscaldamento esistenti con strutture ad elevata efficienza energetica. Ogni edificio appena costruito, venduto o affittato dovrà essere dotato di una certificazione della performance energetica.
 
Restano esclusi dalla nuova legislazione:
  • le piccole case con una metratura inferiore ai 50 metri quadrati;
  • le abitazioni per la villeggiautra utilizzate per un periodo inferiore ai quattro mesi l'anno,
  • gli edifici adibiti alle attività religiose,
  • quelli utilizzati per meno di due anni;
  • i siti industriali;
  • palazzi storici.
(a cura di Alessandra Flora)