Legge bilancio 2019 - cosa cambia dopo l’accordo con Bruxelles

Manovra - Photo credit: GovernoEvitata (per ora) la procedura d’infrazione per debito eccessivo, ecco come cambia la Manovra alla luce delle modifiche chieste da Bruxelles. Scade alle 13 il termine per la presentazione dei subemendamenti in Senato.

Legge Bilancio 2019: cosa prevede la prima versione della manovra

Infrazione scampata, almeno per ora. Il collegio dei commissari UE ha raggiunto un accordo con il Governo italiano, decidendo così di non sanzionare Roma per debito eccessivo.

Gli aggiustamenti richiesti dalla Commissione Europea alla Manovra 2019 hanno portato ad una serie di accomodamenti e ritocchi che hanno tagliato il rapporto deficit/Pil al 2,04%. Questo ha implicato una sforbiciata di oltre 10 miliardi rispetto alla prima versione del testo.

Per la precisione, sono previsti risparmi e maggiori entrate per 10,25 miliardi nel 2019 e l'azzeramento dell’aumento di 0,8 punti del deficit strutturale previsto dalla prima versione della Legge di Bilancio.

Un accordo che segna una tregua nel braccio di ferro tra Roma e Bruxelles, con la Commissione che si riserva comunque di monitorare il rispetto degli impegni e rivedere la decisione a gennaio.

Legge Bilancio 2019: Commissione UE boccia manovra Italia

Scade alle 13 il termine per la presentazione in Senato dei subemendamenti alla Manovra. Si va verso la richiesta di fiducia su un maxiemendamento che in Aula al Senato recepisca le proposte di Governo e relatori.

Pil

Il Pil dell'Italia crescerà nel 2019 dell'1%, nel 2020 dell'1,1% e del 2021 dell'1%. Il rapporto debito/Pil programmatico si attesterà al 130,7% nel 2019 per scendere al 129,2% nel 2020 e al 128,2% nel 2021.

Aumento dell’Iva

Previsti aumenti dell'Iva per 23 miliardi nel 2020 e circa 29 miliardi sia nel 2021 che nel 2022.

Gli aumenti delle aliquote saranno sterilizzati totalmente nel 2019, ma l'aliquota ridotta del 10% aumenterà dal 2020 dell’1,5% e l'aliquota ordinaria al 22% salirà dell’1,1% nel 2020 e di 2 punti percentuali dal 2021, oltre agli incrementi già disposti nel testo del ddl Bilancio.

Quindi l'aliquota ridotta passerà dal 10 al 13%, e quella ordinaria salirà al 25,2% nel 2020 e al 26,5% nel 2021.

Per effetto della nuova clausola, che prevede anche aumenti delle accise da 400 milioni l'anno dal 2020, il nuovo obiettivo di gettito sarà pari a 23,07 miliardi nel 2020 e 28,8 miliardi nel 2021 e 2022.