Politica Coesione post 2020 - Bruxelles prepara futuri investimenti in sanita'

Cretu e - Andriukaitis © European Union, 2019/Photo: Lejeune Xavier Commissione europea e professionisti della salute a confronto sulla pianificazione degli investimenti dell'UE nel settore sanitario nell'ambito della Politica di Coesione 2021-2027.

La proposta della Commissione per la Politica di Coesione post 2020

I commissari per la Politica regionale e per la per la Salute e la sicurezza alimentare, Corina Crețu e Vytenis Andriukaitis, hanno riunito i professionisti sanitari per avviare una riflessione sui futuri investimenti dell'Unione nella sanità nell'ambito dei programmi della Politica di Coesione post 2020.

In occasione della tavola rotonda, che ha visto la partecipazione di associazioni sanitarie come l'Associazione europea per la gestione della salute (EHMA) e EuroHealthNet, i commissari hanno lanciato un progetto pilota per migliorare i servizi di emergenza transfrontalieri nei Pirenei, tra le regioni frontaliere di Francia, Spagna e Principato di Andorra, e hanno annunciato che quest'anno la salute sarà la nuova categoria del concorso RegioStars Awards.

“L'assistenza sanitaria è in evoluzione e gli investimenti dell'UE devono evolversi di pari passo. È per questo che abbiamo organizzato questa discussione con i professionisti sanitari, affinché le loro raccomandazioni possano servire ad orientare la pianificazione degli investimenti dell'UE nel settore sanitario nel prossimo decennio”, ha dichiarato la commissaria Cretu.

"Secondo l'ultima indagine Eurobarometro, quasi il 70% degli europei vorrebbe che l'Europa facesse di più in ambito sanitario. Grazie ai fondi della Politica di Coesione possiamo fare la differenza sul campo, là dove c'è bisogno, e mostrare che le esigenze espresse dai cittadini europei vengono ascoltate”, ha aggiunto il commissario per la Salute Andriukaitis.

I fondi della Politica di Coesione possono infatti intervenire nel settore, finanziando progetti volti ad affrontare le disuguaglianze sanitarie, a riformare i sistemi di assistenza sanitaria, a sviluppare la sanità elettronica e le soluzioni digitali, nonché a migliorare la ricerca e l'innovazione, l'educazione sanitaria, l'invecchiamento in buona salute, la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro.

Nella programmazione 2014-2020 sono state investite nella sanità risorse della Coesione per 8 miliardi di euro, di cui 4 miliardi di cofinanziamento UE, a favore di 44,5 milioni di persone nell'intera Unione.

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Futuri investimenti dell'UE nella sanità

Dalla discussione è emerso che i sistemi sanitari si stanno evolvendo nella direzione di rafforzare l'educazione, la promozione della salute e la prevenzione delle malattie. Inoltre si sta passando da un sistema di assistenza incentrato su strutture ospedaliere e istituti di cura a un sistema di assistenza sul territorio e la tendenza è verso un'integrazione tra assistenza sanitaria e sociale.

Grazie ai nuovi obiettivi strategici, che consentono investimenti integrati nell'ambito della sanità, dell'inclusione sociale e dell'istruzione, la proposta della Commissione relativa alla Politica di Coesione per il periodo 2021-2027 pone le condizioni per sostenere tali cambiamenti.

Gli sviluppi nell'ambito dell'assistenza sanitaria richiedono diversi investimenti nelle infrastrutture, che si tratti di centri di assistenza primaria e sul territorio o di programmi di prevenzione, assistenza integrata e formazione del personale, che possono essere sostenuti dalla Politica di Coesione.

Gli Stati membri e le regioni devono elaborare strategie di investimento a lungo termine, che comprendano infrastrutture, capitale umano, tecnologie innovative e nuovi modelli per la prestazione di servizi di assistenza. Per sostenere queste strategie, i fondi della Coesione possono essere abbinati ad altri strumenti dell'UE, quali InvestEU, o con programmi nazionali. La Commissione è pronta a sostenere gli Stati membri e le regioni nella pianificazione di tali strategie.

Migliori servizi di emergenza transfrontalieri nei Pirenei

I medici nelle regioni di frontiera non possono assistere i pazienti bisognosi di assistenza medica urgente che si trovano oltre il confine. Per risolvere questa situazione, il progetto "When medical emergency systems erase borders", un sistema per la gestione delle emergenze mediche senza confini, mira a garantire il riconoscimento reciproco preventivo dei medici da entrambi i lati della frontiera.

La Commissione ha ora avviato la seconda fase del progetto pilota, destinata a garantire accordi bilaterali tra gli ordini dei medici delle regioni frontaliere di Spagna e Francia, che permetterà a 15 milioni di abitanti dei Pirenei di beneficiare di servizi di emergenza migliori. Il progetto è sostenuto dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e sarà completato a metà del 2019.

I risultati di tale progetto costituiranno un esempio da replicare eventualmente in futuro in altre regioni transfrontaliere. La Commissione sostiene l'eliminazione degli ostacoli legati alla gestione delle questioni transfrontaliere e, nella sua proposta legislativa relativa alla Politica di Coesione per il periodo 2021-2027, suggerisce di destinare il 15% dei fondi previsti per ciascun programma di cooperazione transfrontaliera Interreg a tale finalità.

Categoria Salute al concorso "RegioStars Awards"

Ogni anno i premi "RegioStars" sono assegnati ai progetti migliori e più innovativi sostenuti dalla Politica di Coesione in Europa in cinque categorie tematiche, tra cui un tema dell'anno. L'edizione di quest'anno intende premiare progetti di qualità riguardanti la salute, al fine di ispirare gli Stati membri e le regioni.

La piattaforma online per presentare la candidatura è aperta da ieri, 19 febbraio, fino al 9 maggio 2019. Una giuria indipendente valuterà le candidature e annuncerà i vincitori durante la cerimonia di premiazione del concorso "RegioStars Awards", che si terrà a Bruxelles nell'ottobre 2019.

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