Toscana: firmato l'Accordo di Programma per il Piano Integrato Sociale - PIRS 2007-2010

Palazzo Sacrati, stemma Riccardi-Strozzi - Foto di sailkoLa Regione, i Comuni, le Asl, le Comunità Montane e Società della Salute hanno firmato oggi, presso il Palazzo Strozzi Sacrati, l'Accordo di programma 2009-2010 per la realizzazione di progetti nel settore sociale in conformità al Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010. 12,5 milioni di euro, su una spesa complessiva di quasi 57 milioni di euro, sono destinati a 126 interventi per ammodernare e potenziare l'offerta di servizi alla persona, prevalentemente quelli rivolti alle fasce deboli della popolazione.
In attuazione di quanto previsto nel punti 3.4.6. del PISR, il presente accordo di programma è finalizzato ad attivare interventi che riguardano opere strutturali per l’erogazione di servizi rivolti a:
  • minori per interventi socio-assistenziali integrativi o sostitutivi della famiglia;
  • disabili per interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento e al recupero dei livelli di autonomia della persona e al sostegno della famiglia;
  • anziani per interventi socio-assistenziali finalizzati al mantenimento e al recupero delle residue capacità di autonomia della persona e al sostegno della famiglia;
  • persone con problematiche psico-sociali che necessitano di assistenza continua e risultano prive del necessario supporto familiare, o per le quali la permanenza nel nucleo familiare sia temporaneamente o definitivamente impossibile o contrastante con il progetto individuale;
  • immigrati per interventi di prima accoglienza;
  • nomadi, in attuazione della L.R. 2/00, per il reinserimento sociale, la salvaguardia del patrimonio culturale e delle tradizioni dei rom e sinti;
  • giovani e famiglie per attività di aggregazione, di mediazione familiare e consultoriale.
Più precisamente, il Programma intende promuovere lo sviluppo di strutture di accoglienza per piccoli gruppi o comunità, e, comunque, a dimensione “familiare”, che favoriscano il rafforzamento dell’autonomia e delle risorse personali, anche incoraggiando forme di autogestione e garantendo, se necessario, funzioni di accompagnamento, tutoraggio e assistenza in ambito territoriale, mediante l’attivazione di servizi idonei a valorizzare gli aspetti di interculturalità e di inserimento nel tessuto sociale. Più dettagliatamente si tratta delle seguenti tipologie:
  • residenze protette (di prima accoglienza, residenziali e centri diurni) per soggetti disabili;
  • strutture di accoglienza per soggetti a rischio sociale e per il sostegno a programmi di inclusione (reinserimento sociale, salvaguardia del patrimonio culturale e delle tradizioni dei rom e sinti, ecc.);
  • centri per la famiglia (attività di pedagogia familiare, consulenza per l’attività del ruolo genitoriale, mediazione familiare, mediazione interculturale, ecc.);
  • centri per attività di servizi (contrasto al disagio: consulenza, supporto psicologico, organizzativo, economico, ecc);
  • strutture di prima accoglienza per il sostegno alle politiche di alloggio sociale;
  • centri di accoglienza per favorire l’interculturalità ed il metissage fra etnie, culture, generazioni e realtà sociali diverse.
Dei 126 progetti ammessi al finanziamento:
  • 26 saranno realizzati in provincia di Arezzo,
  • 20 a Lucca,
  • 18 a Pisa,
  • 16 a Firenze,
  • 14 a Grosseto,
  • 11 a Pistoia,
  • 9 a Siena,
  • 6 a Prato,
  • 3 ciascuno a Massa Carrara e Livorno.
Per ogni progetto ammesso al cofinanziamento regionale è individuato il soggetto pubblico titolare che si configura come soggetto responsabile del progetto stesso al quale sarà erogato il relativo finanziamento.
 
L’erogazione dei finanziamenti per i progetti del presente Accordo di Programma avviene secondo le seguenti modalità:

a) il primo 40% del contributo è erogato a seguito della comunicazione dell’avvio dell’intervento e, per quanto riguarda i comuni titolari dei progetti, anche dell’atto formale della giunta comunale che impegna il comune ad adottare il PEBA (Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) entro il 1° giugno 2010;

b) l’ ulteriore 40% del contributo è erogato dietro presentazione delle spese sostenute e, per quanto riguarda i comuni titolari dei progetti, anche di apposita relazione sullo stato di avanzamento relativo alla redazione del PEBA;

c) il saldo, pari al 20%, a seguito della rendicontazione finale di tutte le spese effettuate, il progetto esecutivo, l’ultimo SAL, il certificato di regolare esecuzione e la fotografia della targa con il logo regionale e la scritta: “Opera realizzata con il contributo della Regione Toscana” nonché, per quanto riguarda i comuni titolari dei progetti, anche l’atto che definisce le modalità (fasi e tempi) che si intendono seguire per l’attuazione del PEBA.
 
E' prevista la compartecipazione obbligatoria, da parte dei soggetti titolari dei progetti, di almeno il 50% del costo complessivo di ogni progetto.
 
Accordo di programma 2009/2010

Piano Integrato Sociale Regionale 2007-2010