UE: nuova direttiva per tutelare le lavoratrici autonome

Lavoratrici - foto di Unterberg RolfEntra in vigore la nuova Direttiva europea sull’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma. La normativa, che sostituisce ed abroga la vecchia direttiva del 1986, introduce miglioramenti nella tutela dei diritti sociali delle donne, al fine di incentivare l'imprenditoria femminile.

Attualmente in Europa il 16% della popolazione attiva è costituito da lavoratori autonomi, l'11% dei quali usufruisce della collaborazione di coniugi e conviventi (che lavorano a titolo informale) per portare avanti l'impresa familiare.

La nuova direttiva tutela i coniugi e i conviventi dei lavoratori autonomi garantendo:

  • il diritto a una copertura di sicurezza sociale (pensioni),
  • l'indennità di maternità in caso di gravidanza o maternità per almeno 14 settimane.

"Con l'entrata in vigore di questa nuova direttiva", ha affermato la vicepresidente Viviane Reding, "l'Europa compie un passo importante verso una maggior protezione sociale e verso la parità dei diritti economici e sociali per uomini e donne che svolgono un lavoro autonomo e per i loro conviventi".

Infatti, con la nuova normativa, viene garantita per la prima volta l'indennità di maternità anche alle lavoratrici autonome, le quali rappresentano appena il 30% degli imprenditori europei. L'obbiettivo, ha proseguito la vicepresidente, è assicurare alle donne che esercitano un'attività autonoma una migliore protezione in materia di sicurezza sociale.

Direttiva europea sull’applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un’attività autonoma