Mercato unico digitale - revisione intermedia della strategia Ue

Mercato unico digitaleLa Commissione Ue ha pubblicato la revisione intermedia della strategia per il mercato unico digitale adottata nel 2015.

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Nella revisione intermedia della strategia per il mercato unico digitale, il Collegio dei commissari fa il punto sui progressi compiuti finro, invitando i colegislatori ad esprimersi rapidamente su tutte le proposte già presentate e proponendo nuovi interventi in materia di piattaforme online, economia dei dati e sicurezza informatica.

Dal maggio 2015, la Commissione europea ha formulato 35 proposte legislative e iniziative politiche, come annunciato nella sua strategia per il mercato unico digitale. È ora urgente concludere i rispettivi accordi politici con il Parlamento europeo e il Consiglio su tutte le proposte, in particolare quelle relative alle norme UE aggiornate in materia di telecomunicazioni, che stimoleranno gli investimenti nelle reti ad alta velocità e qualità, indispensabili per la completa attuazione dell'economia digitale e della società digitale.

Nella comunicazione relativa alla revisione intermedia, la Commissione identifica tre ambiti principali in cui è necessaria un'azione più incisiva da parte dell'UE:

  • 1) lo sviluppo completo delle potenzialità dell'economia dei dati europea,
  • 2) la soluzione dei problemi della sicurezza informatica per proteggere i punti di forza dell'Europa,
  • 3) la promozione delle piattaforme online in quanto attori responsabili di un ecosistema Internet equo.

Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile del mercato unico digitale, ha dichiarato: "La Commissione ha tenuto fede alle sue promesse ed ha presentato tutte le principali iniziative per lo sviluppo del mercato unico digitale. Ora tocca al Parlamento europeo e agli Stati membri adottare tali proposte quanto prima, in modo da stimolare l'occupazione, le imprese e l'innovazione in tutta Europa. A distanza di due anni, proponiamo di aggiornare la nostra strategia per tener conto delle nuove sfide e delle nuove tecnologie. Abbiamo bisogno di infrastrutture informatiche sicure in tutte le regioni dell'UE, affinché tutti - ovunque - possano godere di una connettività ad alta velocità in tutta sicurezza. Abbiamo già raggiunto un accordo su norme UE severe in materia di protezione dei dati personali; adesso, dobbiamo garantire che anche i dati non personali possano circolare liberamente, in modo da poter utilizzare le automobili connesse e i servizi di sanità elettronica. Per sfruttare al massimo l'economia dei dati, abbiamo bisogno di strumenti di calcolo ad alte prestazioni e di una forza lavoro con competenze digitali. Tutti questi aspetti sono essenziali per il futuro digitale dell'Europa".

Secondo un nuovo studio di Eurobarometro, due terzi degli europei ritiene che l'uso delle più recenti tecnologie digitali abbia un impatto positivo sulla società, sull'economia e sulla loro vita quotidiana e la maggioranza degli intervistati si aspetta che l'UE, gli Stati membri e le imprese si attivino per risolvere le questioni sollevate dalla digitalizzazione (quali l'impatto sull'occupazione e la necessità di disporre di competenze digitali migliori).

La revisione intermedia pubblicata oggi traccia i percorsi da seguire in tre ambiti cruciali:

  • per quanto riguarda l'economia dei dati, la Commissione sta preparando un'iniziativa legislativa sul libero flusso transfrontaliero dei dati non personali (autunno 2017) e un'iniziativa sull'accessibilità e il riutilizzo di dati pubblici e dei dati raccolti grazie all'impiego di fondi pubblici (primavera 2018). Inoltre, la Commissione continuerà ad occuparsi di responsabilità e di ogni altra questione che si manifesterà in materia di dati.
  • nel campo della sicurezza informatica, entro il settembre 2017 la Commissione riesaminerà la strategia dell'UE per la cibersicurezza e il mandato dell'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione (ENISA), al fine di allinearlo al nuovo quadro normativo UE in materia. La Commissione si adopererà inoltre per proporre ulteriori misure relative a norme, certificazioni ed etichettature in materia di sicurezza informatica, al fine di proteggere maggiormente gli oggetti connessi dai rischi di attacchi informatici.
  • in materia di piattaforme online, entro la fine del 2017 la Commissione elaborerà un'iniziativa volta a porre rimedio al problema delle clausole contrattuali abusive e delle pratiche commerciali scorrette che sono state segnalate nei rapporti tra piattaforme e imprese. Recentemente essa ha inoltre adottato decisioni di applicazione della politica della concorrenza significative da questo punto di vista. La Commissione ha avviato una serie di dialoghi con le piattaforme online all'interno del mercato unico digitale (ad esempio, nel quadro del forum dell'UE su Internet e dei dibattiti relativi al codice di condotta sull'incitamento illegale all'odio online e al protocollo d'intesa sulla vendita di merci contraffatte via Internet) e progetta di garantirne un migliore coordinamento in futuro. Uno degli obiettivi è procedere con il lavoro sugli aspetti procedurali e sui principi relativi alla rimozione dei contenuti illegali - notifica e azione - garantendo la trasparenza e il rispetto dei diritti fondamentali.

La Commissione esamina inoltre la necessità di ulteriori investimenti in infrastrutture e tecnologie digitali in settori in cui le esigenze di investimento vanno ben al di là della capacità dei singoli Stati membri, in particolare nel settore del calcolo ad alte prestazioni.

Contesto

Il mercato unico digitale è una delle principali priorità della Commissione Juncker. Un mercato unico digitale funzionante a pieno regime potrebbe apportare ogni anno alla nostra economia un contributo di 415 miliardi di euro e creare centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. Dopo appena due anni dal lancio della strategia, l'UE ha già concluso accordi importanti, ad esempio l'accordo sulla fine delle tariffe di roaming a partire dal prossimo 15 giugno per tutti i viaggiatori nell'UE, l'accordo sulla portabilità dei contenuti che dai primi mesi del 2018 consentirà ai cittadini europei di viaggiare all'estero con i film, la musica, i videogiochi e gli e-book cui si sono abbonati nel proprio paese o l'accordo sulla liberazione della banda dei 700 MHz per lo sviluppo della tecnologia 5G e di nuovi servizi online. Per quanto riguarda le altre proposte, la forma definitiva è attualmente in fase di negoziato presso il Parlamento europeo e il Consiglio.

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