Unione mercati capitali – nuove misure per stimolare investimenti

Unione mercati capitali - Photo credit: Foter.comLa Commissione Ue adotta nuove misure per far avanzare l'Unione dei mercati dei capitali (UMC).

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Mercati capitali: Ue, riformare cartolarizzazioni e prospetti investimenti 

A quasi due anni dall'avvio del piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali, la Commissione presenta una serie di importanti nuove iniziative volte ad assicurare che il programma di riforma sia ancora all'altezza del suo obiettivo.

L'UMC è un pilastro fondamentale del piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto Piano Juncker. Con una combinazione di riforme normative e non, il progetto si propone di migliorare il collegamento tra i risparmi e gli investimenti. Mira quindi a rafforzare il sistema finanziario europeo, offrendo fonti di finanziamento alternative e aumentando le opportunità di investimento per i consumatori e gli investitori istituzionali.

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Per le imprese, in particolare per le PMI e le startup, l'UMC significa accedere a più opportunità di finanziamento, quali il venture capital e il finanziamento collettivo. Il rilancio dell'UMC pone un forte accento sul finanziamento sostenibile e verde: poiché il settore finanziario inizia ad aiutare gli investitori sensibili alla sostenibilità a scegliere imprese e progetti adeguati, la Commissione intende diventare la leader mondiale del sostegno alle iniziative di questa natura.

La revisione intermedia riferisce sui buoni progressi compiuti finora nell'attuazione del piano d'azione 2015, con circa due terzi delle 33 azioni realizzate in venti mesi. Di recente i colegislatori hanno concordato in linea di principio due proposte di grande portata. Il pacchetto sulle cartolarizzazioni permette di liberare capacità nei bilanci delle banche, generando finanziamenti aggiuntivi per le famiglie e le imprese in rapida crescita. La riforma dei fondi di venture capital consente di facilitare gli investimenti nelle imprese innovative di piccole e medie dimensioni.

Il commissario Valdis Dombrovskis, responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e i mercati dei capitali dichiara: “L'UMC resta al centro degli sforzi per stimolare gli investimenti europei e creare posti di lavoro e crescita. Dovendo fare i conti con l'uscita del principale centro finanziario dell'Ue, intendiamo aumentare gli sforzi per continuare a rafforzare e integrare i mercati dei capitali dell'Ue. Questa revisione chiarisce la portata della sfida e contiamo sul sostegno del Parlamento e degli Stati membri per poterla affrontare”.

“La Commissione ha lavorato duramente per dare un impulso decisivo all'UMC. In soli venti mesi abbiamo realizzato due terzi degli impegni iniziali e altre significativi interventi sono in preparazione”, sottolinea il commissario Ue per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività Jyrki Katainen. “Stiamo ora ampliando il nostro campo d'azione per affrontare nuove sfide, quali il finanziamento di investimenti sostenibili e la valorizzazione del potenziale della tecnologia finanziaria. Le nuove misure presentate oggi rinnovano e rafforzano l'impegno della Commissione e ci fanno imboccare in modo irreversibile la strada dell'UMC”.

La revisione intermedia dell'UMC contiene 9 nuove azioni prioritarie:

  • rafforzare i poteri dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per promuovere una vigilanza efficace e uniforme in tutta l'Ue e oltre;
  • creare un ambiente normativo più proporzionato per le PMI quotate sui mercati pubblici;
  • rivedere il trattamento prudenziale delle imprese di investimento;
  • valutare la possibilità di un quadro per il rilascio di licenze e passaporti per le attività di tecnologia finanziaria;
  • presentare misure a sostegno dei mercati secondari per i crediti deteriorati e valutare iniziative legislative per rafforzare la capacità dei creditori garantiti di recuperare il valore dei prestiti garantiti alle imprese e agli imprenditori;
  • garantire un seguito alle raccomandazioni del gruppo di esperti ad alto livello sulla finanza sostenibile;
  • facilitare la distribuzione e la supervisione a livello transfrontaliero degli OICVM e dei fondi di investimento alternativi (FIA);
  • fornire orientamenti sulle norme dell'Ue vigenti relative al trattamento degli investimenti transfrontalieri nell'Ue e un quadro adeguato per la risoluzione amichevole delle controversie in materia di investimenti;
  • proporre una strategia globale dell'Ue per vagliare misure a sostegno dello sviluppo dei mercati dei capitali locali e regionali.

Inoltre la Commissione porterà avanti le azioni in sospeso nell'ambito del piano d'azione 2015. In particolare la Commissione presenterà:

  • una proposta legislativa su un prodotto pensionistico personale paneuropeo per aiutare i cittadini a finanziare il proprio pensionamento;
  • una proposta legislativa per un quadro dell'Ue sulle obbligazioni garantite per aiutare le banche a finanziare le proprie attività di prestito;
  • una proposta legislativa in materia di valori mobiliari per aumentare la certezza del diritto in materia di detenzione di titoli in un contesto transfrontaliero.

La revisione intermedia definisce inoltre il calendario delle nuove azioni che saranno rese note nei prossimi mesi, come ad esempio un prodotto pensionistico personale paneuropeo per aiutare i cittadini a finanziare il proprio pensionamento. Inoltre la Commissione proseguirà i lavori per il miglioramento del quadro di vigilanza per l'integrazione dei mercati dei capitali, l'aumento della proporzionalità delle norme per le PMI quotate in borsa e le imprese di investimento, la valorizzazione del potenziale della tecnologia finanziaria e la promozione degli investimenti sostenibili.

Oltre alla revisione intermedia dell'UMC, la Commissione presenta anche misure per incoraggiare gli investimenti a lungo termine attraverso una revisione della calibrazione prudenziale per gli investimenti in società di infrastrutture. Proponiamo di ridurre l'entità del capitale che le imprese di assicurazione devono possedere quando investono in società di infrastrutture. Queste modifiche mirate al regolamento delegato "Solvibilità II" intendono sostenere ulteriormente gli investimenti nelle infrastrutture.

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