Mobilita' – Bulc, a maggio il prossimo pacchetto UE

Violeta Bulc - © European Union , 2017/Source: EC - Audiovisual Service / Photo: Georges BoulougourisDigitalizzazione e sicurezza saranno al centro del prossimo pacchetto Ue sulla mobilità. Lo annuncia la commissaria per i Trasporti Violeta Bulc.

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Se nel corso del 2017 la Commissione europea ha presentato due proposte per a mobilità, il terzo pacchetto sul tema arriverà a maggio del prossimo anno.

Ad annunciarlo, nel corso di un'audizione sulle prospettive della politica dei trasporti dell'Unione europea presso le Commissioni congiunte Lavori pubblici e Trasporti di Camera e Senato, la commissaria europea per i Trasporti, Violeta Bulc.

Mobilità: le proposte presentate finora dalla Commissione

Risale a maggio 2017 il primo pacchetto, L’Europa in movimento, comprendente una serie di iniziative volte a rendere il traffico più sicuro, a incoraggiare l'adozione di sistemi di pedaggio intelligenti, a ridurre le emissioni di CO2, l'inquinamento atmosferico e la congestione del traffico, a ridurre gli oneri burocratici per le imprese, a combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.

Il pacchetto Mobilità pulita, presentato a novembre, si pone sulla stessa scia, concentrandosi però soprattutto sui produttori di auto e sul taglio delle emissioni inquinanti proponendo “una nuova politica globale ed integrata per il trasporto”, con al centro la decarbonizzazione del settore.

“I trasporti hanno un impatto importante sul clima: oggi 400mila europei muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento”, sottolinea la commissaria ricordando che il pacchetto più recente intende tagliare le emissioni del settore “integrando le varie modalità di trasporto e aumentando l’efficienza”.

Nel terzo pacchetto spazio a digitalizzazione e sicurezza

“A maggio 2018 ci concentreremo sulla digitalizzazione dei trasporti e sulla sicurezza stradale”, annuncia la commissaria in audizione.

Previsti quattro livelli di digitalizzazione, volti innanzitutto a ridurre gli oneri amministrativi. Ma il pedale su cui preme maggiormente Bulc è quello della sicurezza stradale: “25mila persone ogni anno perdono la vita sulle strade europee, 137mila rimangono gravemente ferite. Cifre che dimostrano che c’è molto lavoro da fare”.

Nel prossimo pacchetto di proposte “vogliamo inserire un pilastro sulla sicurezza stradale per finanziare progetti infrastrutturali volti a migliorare le condizioni delle nostre strade per portarci nel 2050 a raggiungere l'obiettivo di zero morti sulla strada”.

Le altre priorità UE per i trasporti

La commissaria ha tenuto quindi a sottolineare i fattori di sviluppo fondamentali per i trasporti. A partire dalle persone, “che devono restare al centro” delle politiche per il settore: si tratta quindi di “focalizzarsi sulla sicurezza, sui diritti dei passeggeri e sul miglioramento delle infrastrutture per i disabili e gli anziani”.

Altro punto determinante sono gli investimenti: “ogni pacchetto che proponiamo contiene anche un pacchetto di investimenti: finora – ricorda Bulc - sono stati investiti 22 miliardi sulle reti di base, che hanno generato 46 miliardi di euro di investimenti. L’Italia ha bisogno di questi investimenti, ed è importante investire in infrastrutture”.

PE: ridurre le emissioni nel settore trasporti

Poche ore dopo l'audizione della commissaria, la plenaria del Parlamento europeo approva una risoluzione per ridurre le emissioni inquinanti nel settore trasporti.

Strasburgo suggerisce nello specifico di introdurre obiettivi minimi per la quota di autovetture a emissioni zero. Focus anche su aviazione e trasporti marittimi, sempre con l'intento di garantire una riduzione globale dei gas serra.

“L'accordo di Parigi non è lì solo per retorica, ma per un'azione concreta. I cambiamenti che devono essere apportati nel settore dei trasporti sono enormi, ma se affronteremo questo problema ora e in modo approfondito, ciò non avrà solo un enorme impatto sulla riduzione delle emissioni di CO2, ma migliorerà anche la qualità della vita”, dichiara il relatore Bas Eickhout (Verdi europei).  

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