UE-Mercosur: passi avanti verso accordo di libero scambio

Accordo UE-MercosurTutto quello che c'è da sapere sulle trattative commerciali tra UE e Mercosur. Con questo accordo di libero scambio Bruxelles intende offrire nuove opportunità in termini di export, business e investimenti per le imprese europee.

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La Commissione europea ha pubblicato il report relativo al 32° ciclo di negoziati sul pilastro commerciale dell'accordo di associazione tra l'Unione europea e i membri fondatori del Mercosur (Mercado Común del Sur): Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.

I gruppi di lavoro hanno coperto numerosi settori:

  • commercio di merci;
  • vini e alcolici;
  • norme di origine;
  • ostacoli tecnici agli scambi;
  • misure sanitarie e fitosanitarie;
  • strumenti di difesa commerciale;
  • imprese di proprietà statale (SOE);
  • sovvenzioni;
  • risoluzione delle controversie;
  • servizi,
  • appalti pubblici;
  • proprietà intellettuale;
  • commercio e sviluppo sostenibile;
  • PMI;
  • affari istituzionali.

Le parti, si legge nel report di Bruxelles, hanno discusso le reciproche offerte di accesso al mercato. In particolare, l'UE ha presentato una revisione dell'offerta in materia di scambi di merci (con alcuni chiarimenti rispetto all'offerta di maggio 2016) e il Mercosur ha presentato revisioni di offerte su scambi di beni, servizi e appalti pubblici. Di seguito, alcuni delle questioni più interessanti trattate.

Scambio di merci

In materia di scambio di merci, nonostante le discussioni costruttive tenute dalle parti sulle questioni in sospeso, "i progressi sono stati limitati". L'UE ha presentato una proposta sui dazi all'esportazione mentre rimane aperta la questione delle imprese commerciali statali. Le parti, si legge nel report, hanno inoltre discusso le rispettive proposte sulla concorrenza all'esportazione.

Norme di origine

Per quanto riguarda la sezione relativa alle disposizioni generali rimangono aperte alcune questioni, compresa quella della definizione di origine per i prodotti della pesca.

Per quanto riguarda le regole di origine specifiche per prodotto (Product Specific Rules), si è vicini a un accordo per i prodotti tessili e chimici. Sono, inoltre, stati fatti progressi anche su prodotti agricoli (trasformati e non), mentre sono necessarie ulteriori discussioni su macchinari, scarpe, ferro e acciaio, vetro e carta.

Rimane, infine, in sospeso la proposta del Mercosur sulle regole di origine per il settore automobilistico.

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Ostacoli tecnici al commercio

Le parti hanno affrontato tutte le questioni in sospeso del capitolo degli ostacoli tecnici al commercio e hanno intensificato lo scambio di opinioni sulle rispettive proposte per i veicoli a motore. Al riguardo Bruxelles definisce "sostanziali" i progressi compiuti, tra le altre, sulle questioni relative a marcatura e etichettatura e alla trasparenza.

Perlopiù concordati sono, infine, gli articoli sulla cooperazione congiunta in materia di norme e iniziative per la facilitazione degli scambi commerciali.

Appalti pubblici

Le parti hanno discusso il testo sugli appalti pubblici e l'accesso al mercato. In merito, scrive Bruxelles nella sua relazione, "sono stati compiuti progressi sostanziali" con l'accordo tra le parti per l'applicazione del trattamento nazionale ai fornitori UE.

Inoltre, si legge, è stato raggiunto un accordo su altre importanti questioni in sospeso, comprese "le proposte del Mercosur sulla cooperazione e sul rifiuto delle prestazioni". Rimangono, invece, aperte altre disposizioni, in gran parte legate all'accesso al mercato.

Proprietà intellettuale

Sui diritti di proprietà intellettuale, scrive l'Esecutivo UE, sono stati compiuti alcuni progressi, tuttavia rimane ancora aperta la questione della "protezione dei dati sperimentali nei brevetti", su cui l'UE ha presentato una proposta modificata rispetto all'originale.

Le parti, si legge, hanno continuato a lavorare sulle disposizioni relative alle indicazioni geografiche (IG) e si sono scambiate informazioni sui rispettivi elenchi di IG da proteggere con l'accordo e sui possibili conflitti. È stato, infine, "concordato il principio della coesistenza delle indicazioni geografiche con i marchi esistenti".

Piccole e medie imprese

Per quanto riguarda il capitolo delle piccole e medie imprese (PMI), infine, sono stati fatti ulteriori progressi nel testo dell'accordo. Tuttavia, conclude la Commissione, rimangono aperte alcune questioni riguardanti "gli obblighi di condivisione delle informazioni e l'assetto istituzionale".

Consulta il report della Commissione