Finanza sostenibile – la strategia UE per investimenti green

Finanza sostenibile - Photo credit: Tax CreditsCreare un marchio per identificare gli investimenti green e dare vita a un nuovo sistema di classificazione per le operazioni sostenibili, evitando la “bolla verde”. Cosa prevede la strategia di Bruxelles.

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Creare un quadro regolatorio per far sì che il sistema finanziario europeo diventi più sostenibile, migliorando il sostegno ai progetti ambientali ed evitando il rischio delle speculazioni. Questo l'obiettivo delle raccomandazioni messe a punto da un gruppo di esperti d'alto livello per la finanza sostenibile.

Una roadmap per finanza sostenibile ed economia verde

Oltre a mappare le sfide e le opportunità che Bruxelles deve affrontare per sviluppare una politica di finanza sostenibile, il documento messo a punto dagli esperti identifica i modi in cui il settore finanziario può riconnettersi con l'economia reale per sostenere la transizione verso un sistema più efficiente e circolare.

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“Ci stiamo muovendo verso una società a basse emissioni, in cui le energie rinnovabili e le tecnologie intelligenti migliorano la qualità della vita, stimolando la creazione di posti di lavoro e la crescita, senza danneggiare il nostro pianeta” e in tal senso “la finanza svolge un grande ruolo nel finanziamento di un futuro sostenibile”, ha dichiarato il vicepresidente dell'Esecutivo UE responsabile per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e il mercato unico dei capitali Valdis Dombrovskis nel presentare il documento.

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Il rapporto, ha spiegato il vicepresidente della Commissione responsabile per il lavoro, la crescita, gli investimenti e la competitivtà Jyrki Katainen, “fornisce una roadmap per dare vita a un quadro favorevole per gli investitori privati, cruciale per riuscire ad attuare la transizione verso un’economia circolare più pulita e più efficiente in termini di risorse”.

Gli esperti propongono di agire su 6 direttrici principali:

  • creare una classificazione chiara che permetta di identificare cos'è sostenibile;
  • chiarire gli obblighi degli investitori per realizzare un sistema finanziario più sostenibile;
  • migliorare la divulgazione da parte delle istituzioni finanziarie e delle imprese su come la sostenibilità viene presa in considerazione nel loro processo decisionale;
  • creare un marchio UE per identificare gli investimenti green;
  • introdurre la sostenibilità nei mandati delle autorità di vigilanza europea;
  • stabilire standard condivisi per il mercato dei green bond.

180 miliardi per centrare gli obiettivi della COP21

A preoccupare Bruxelles non sono soltanto le questioni ambientali in sé. Sullo sfondo, non dimentichiamolo, c'è la Brexit, che rende l'Unione europea priva del maggiore centro finanziario europeo. Si tratta quindi di far sì che gli investimenti green contribuiscano ad ampliare e migliorare il mercato finanziario europeo.

“Per limitare il riscaldamento globale sotto ai 2 gradi, l’Europa avrà bisogno di investimenti annui pari a 180 miliardi di euro. Il denaro pubblico non sarà sufficiente. Dovremo ridirigere gli investimenti privati verso progetti che siano verdi e sostenibili”, ha sottolineato Dombrovskis annunciando che la Commissione proporrà misure per facilitare gli investimenti finanziari sostenibili nel mese di marzo.

> Rapporto finale del gruppo di alto livello per la finanza sostenibile

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