Utilitalia - Valotti confermato presidente, lanciato Patto per sviluppo

Giovanni Valotti - foto Twitter UtilitaliaIl presidente di Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua, ambiente e energia, lancia un Patto per declinare le strategie nazionali, nelle scelte regionali e locali.

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"Utilitalia dà oggi un segnale importante verso la politica, verso le istituzioni, le autonomie locali. La nostra idea è quella di lanciare un Patto tra governo, Parlamento, Regioni e Comuni per lo sviluppo dei territori del Paese". Così Giovanni Valotti, confermato all'unanimità presidente di Utilitalia, la Federazione delle imprese di acqua ambiente e energia.

"Il nostro punto di partenza è molto semplice - aggiunge - cominciamo dalle esigenze dei cittadini. E i cittadini vogliono servizi di qualità, investimenti sui territori e ovviamente vogliono tariffe il più possibile contenute. Tutto questo, secondo noi, è possibile con un sistema di imprese efficienti".

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Cosa prevede il Patto per lo sviluppo del Paese

Nel corso del convegno su innovazione e servizi pubblici, che ha preceduto l'Assemblea che lo ha confermato alla presidenza per altri tre anni, Valotti ha presentato la sua relazione "Il Patto per lo sviluppo del Paese", un documento programmatico condiviso con tutte le aziende associate.

Una strategia "per il bene dell'Italia, che coinvolga Stato, istituzioni territoriali, comunità locali, imprese e cittadini in un percorso con quattro punti cardine: gestione della transizione energetica ed ambientale verso la green economy, sviluppo di un sistema infrastrutturale efficiente, sostenibilità sociale ed ambientale, valorizzazione dei territori e delle comunità servite".

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"E' fondamentale - si legge nel documento - declinare le strategie nazionali, nelle scelte regionali e locali, specialmente nei comparti dell'energia, dell'ambiente e delle risorse idriche. L'obiettivo è garantire ai cittadini servizi di qualità sempre migliore, efficienti e accessibili, colmando le differenze infrastrutturali tra i diversi territori e sviluppare una cultura industriale dei servizi pubblici tutelando in particolare le fasce deboli della popolazione".