High Performance Computing (HPC): la risorsa europea per la crescita e l'innovazione

Computer - foto di MddPresentato a Bruxelles il piano d'azione comunitario per l'High Performance Computing (HPC), la nuova branca delle TIC che riunisce sistemi di elaborazione dati innovativi e ad alte prestazioni. Il piano intende migliorare le performance europee nel campo dell'HCP, rafforzandone l'applicazione nei seguenti settori: industria, sanità, pubblica amministrazione, R&S.

Negli ultimi anni molte industrie ed aziende ospedaliere europee hanno iniziato ad utilizzare i sistemi HCP, con risultati positivi sia dal punto di vista quantitativo (della produzione) che qualitativo (del servizio offerto).

Alcuni ospedali tedeschi, per esempio, utilizzano i sistemi HCP per stabilire con dovuto anticipo se una donna incinta abbia bisogno di un parto cesareo o meno, al fine di evitare rischi dell'ultimo minuto.

Cambiando settore, il 97% delle imprese automobilistiche ritiene tali sistemi indispensabili per la propria produzione; grazie a queste tecnologie innovative, infatti, sono riuscite a risparmiare circa 40 miliardi di euro.

Ma, nonostante queste e molte altre esperienze positive, la Commissione europea ha registrato una forte diminuzione dei produttori di sistemi HCP in Europa, il cui mercato è stato preso d'assalto dalle aziende americane produttrici di supercomputer (che attualmente controllano il 95% del settore HCP).

In termini di HCP capacity l'Ue ha perso dal 2008 al 2010 il 10% della propria capacità, soprattutto per le seguenti ragioni:

  • frammentazione dei servizi pubblici che utilizzano sistemi HCP,
  • pochi investimenti per lo sviluppo e l'acquisizione di sistemi HCP,
  • interazione limitata tra mondo del lavoro e università nel settore dell'HCP,
  • mancanza di manodopera specializzata,
  • difficoltà nell'esportazione di sistemi HCP in paesi extra-Ue.

Per far fronte a questi ostacoli il piano d'azione presentato dalla Commissione prevede:

  • il rafforzamento della piattaforma di ricerca PRACE come principale infrastruttura paneuropea online in materia di HPC, mettendo al servizio della ricerca universitaria e industriale fondi nazionali ed europei,
  • l'adeguata formazione della forza lavoro,
  • stimolare il mercato dell'HPC in Europa attraverso ulteriori acquisizioni di sistemi e servizi HPC, la promozione, da parte degli Stati membri, dell’acquisto congiunto di sistemi HPC al fine di
  • condividere i costi,
  • la creazione di centri di eccellenza per il software in campi scientifici come l'energia, le scienze della vita e il clima,
  • il sostegno all'industria e alla ricerca nel settore HPC per mantenere una catena di fornitura europea indipendente attraverso la ricerca e il finanziamento dell'innovazione e gli appalti pre-commerciali,
  • assicurare l'accesso dell'industria europea dell'HCP nel mercato globale.

In virtù di questo piano, la Commissione ha comunicato che entro il 2020 saranno raddoppiati gli investimenti nel settore dell'HCP (da 630 milioni di euro a 1,2 miliardi di euro), implementando computer in grado di effettuare 1,000,000,000,000,000,000 (1.018) operazioni al secondo.

Il Commissario europeo per l’Agenda digitale, Neelie Kroes ha sottolineato che questo tipo di investimenti favorirà l'innovazione in Europa, migliorando la vita quotidiana dei cittadini. "Dobbiamo investire in maniera intelligente in questo campo", ha proseguito, ricordando che l'Ue non può permettersi di lasciare tale settore nelle mani dei concorrenti.

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High-Performance Computing: Europe's place in a Global Race


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