GreenItaly 2017 – economia verde come risposta alla crisi

GreenItaly 2017 - Photo credit: GovernoFondazione Symbola e Unioncamere tracciano il profilo della Green Economy italiana, cui si devono quasi 3 milioni di posti di lavoro.

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Strategia energetica nazionale – cosa ne pensano gli stakeholder

“La green economy è la migliore risposta alla crisi”. Così il premier Paolo Gentiloni intervenendo alla presentazione del rapporto GreenItaly 2017, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, a Palazzo Chigi.

Il ruolo della Strategia energetica nazionale

“Ambiente e lavoro sembravano due valori contrapposti. Si pensava che la green economy fosse marginale, ma oggi abbiamo chiaro che è uno dei pilastri della nostra sostenibilità e competitività. Già oggi nel mondo gli investimenti sulle rinnovabili valgono il doppio rispetto a quelli sulle fonti fossili”, prosegue Gentiloni.

Un aiuto importante può arrivare anche dagli interventi normativi: “Con la Strategia economica nazionale abbiamo cercato proprio di forzare quelle che sarebbero le tendenze naturali della nostra economia ma, in generale, cerchiamo sempre di creare un quadro di politiche e regole che creino convenienze a investire per le imprese”.

Realacci: le imprese green sono quelle che innovano di più ed esportano di più...

Nel corso della presentazione di GreenItaly 2017 anche il presidente della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci ha voluto sottolineare come l’innovazione in campo ambientale sia diventata motivo di sviluppo per le aziende: “Le imprese green sono quelle che innovano di più, esportano di più e producono più posti di lavoro. E queste stesse imprese sono anche quelle che utilizzano di più gli incentivi di Industria 4.0”.

“Nel 2016 le medie imprese manifatturiere” che hanno effettuato investimenti green “hanno incrementato l’export nel 49% dei casi, a fronte del 33% di quelle che non investono nel verde”, nota Realacci.

...e producono più posti di lavoro

Secondo il rapporto, in Italia sono 355mila, ossia il 27,1% del totale, le aziende dell’industria e dei servizi che dal 2011 hanno investito, o lo faranno quest’anno, in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

Una quota che sale al 33,8% nell’industria manifatturiera, dove l’orientamento green si conferma un driver strategico per il Made in Italy, traducendosi in maggiore competitività, crescita delle esportazioni, dei fatturati e dell'occupazione.

Alla green economy si devono già quasi 3 milioni di occupati con competenze nel settore ambientale. Una cifra che corrisponde al 13,1% dell’occupazione complessiva nazionale, destinata a salire ancora entro dicembre. Secondo le stime fornite dal rapporto, infatti, al settore arriveranno quest'anno 320mila green jobs.