Incentivo assunzione NEET - Lombardia e Campania in testa per domande accolte

Occupazione giovanile - photo credit: ITU PicturesSu oltre 56mila domande di aiuto presentate al 30 settembre 2018, più di 36mila sono state accolte. Sono i risultati dell'Incentivo per chi assume giovani NEET secondo l'ultimo report ANPAL.

PON IOG - Guida all'Incentivo Occupazione Giovani

Lombardia e Campania sono le regioni che più stanno beneficiando dell'incentivo per l'assunzione di under 30 aderenti al Programma Garanzia Giovani. Rispettivamente con 6.756 e 5.542 domande ammesse, si legge in una nota dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), i sistemi imprenditoriali delle due regioni hanno ottenuto un totale di oltre 28,5 milioni di euro.

Come funziona l'incentivo per chi assume giovani NEET

L’incentivo è riconosciuto ai datori di lavoro privati che effettuano nuove assunzioni di giovani di età compresa tra 16 e 29 anni, non occupati e non impegnati in percorsi di istruzione o formazione (NEET), nel periodo che va dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018.

La misura ha una copertura finanziaria pari a 100 milioni di euro a valere sul Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG) 2014-2020.

L’agevolazione spetta per le assunzioni effettuate nell’intero territorio nazionale, ad esclusione della Provincia Autonoma di Bolzano, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, o con contratto di apprendistato professionalizzante. L’incentivo è riconosciuto anche per i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro.

L'aiuto è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per un importo massimo di 8.060 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità e fruibile entro il termine del 29 febbraio 2020. In caso di lavoro a tempo parziale, il massimale è proporzionalmente ridotto.

Bonus Assunzioni - guida INPS ad agevolazioni 2018

I risultati al 30 novembre 2018

Al 30 novembre 2018 sono state presentate 56.897 domande. Di queste 36.134 (63,5%) risultano confermate con un incremento del 12,1% rispetto al 31 ottobre (3.901 unità). L’ammontare complessivo delle risorse riferite alle domande confermate è pari a 79,2 milioni di euro con un incremento del 19,5% rispetto al 31 ottobre.

Le regioni che presentano un maggior numero di domande sono Lombardia e Campania seguite da Veneto e Emilia Romagna. Nel complesso il 75,7% delle domande confermate si concentrano nelle Regioni più sviluppate. Per quanto riguarda gli importi confermati annuali (corrispondenti all’ammontare dell’incentivo definitivamente autorizzato dall’INPS) la Lombardia presenta l’importo medio pro capite più alto per le regioni più sviluppate, seguono la Sardegna per le regioni in transizione e la Campania per quelle meno sviluppate. Le retribuzioni medie mensili sono più alte nelle Regioni più sviluppate rispetto alle meno sviluppate e in transizione.

Rispetto alle domande confermate, il 60% riguarda giovani di genere maschile e il 40% giovani donne. All’interno delle fasce d’età il 47,5% è riferito ai giovani 20-24enni e il 37,5% riguarda i giovani 25-29enni. Le donne risultano più concentrate nelle fasce di età più adulte.

Per quanto riguarda la tipologia di contratto il 34,2% delle assunzioni incentivate riguarda il tempo indeterminato e il 65,8% riguarda l’apprendistato professionalizzante. In particolare le regioni in transizione (Abruzzo a parte) e le regioni meno sviluppate (Puglia a parte) presentano una maggiore incidenza del contratto a tempo indeterminato rispetto al contratto di apprendistato professionalizzante.

La distribuzione delle domande per fasce d’età e regione mostra come la percentuale maggiore di domande confermate risulti essere quella dei 20-24enni nelle regioni più sviluppate (eccezion fatta per Lazio e Umbria) e nelle regioni meno sviluppate (in ragione del peso assunto dalla regione Campania). Anche nelle regioni in transizione la percentuale maggiore spetta ai 20-24enni ad eccezione dell’Abruzzo dove si registra una sostanziale parità con la classe d’età successiva. Il contratto di apprendistato professionalizzante risulta predominante nella fascia d’età dei 20-24enni con il 49,8% dei casi mentre il tempo indeterminato assume un’incidenza maggiore per i 25-29enni con il 47,7%.

Con riferimento all’orario di lavoro, il 68,5% delle assunzioni è a tempo pieno, con il part time più diffuso tra le donne.

Report Anpal

photo credit: ITU Pictures