Efficienza energetica: Italia, piano d'azione nazionale insoddisfacente

EnergiaIl piano d'azione nazionale sull'efficienza energetica dell'Italia non soddisfa gli standard europei, soprattutto nel settore dei trasporti. E’ quanto emerso dallo studio "Energy Efficiency Watch", commissionato da Bruxelles al Wuppertal Institute e a Ecofys Germania per analizzare i piani di azione di 27 Stati membri in vista del recepimento della nuova direttiva sull'efficienza energetica, previsto per il 2014 (direttiva 2012/27/UE).

In Italia lo studio ha coinvolto 61 esperti nazionali, l’80% dei quali ritiene che negli ultimi tre anni nella penisola sono stati fatti pochi progressi sul fronte dell’efficienza energetica. Il 90% degli intervistati, inoltre, considera il piano d’azione nazionale poco ambizioso e troppo concentrato su alcuni settori.

Per quanto riguarda il settore pubblico il 30% degli esperti ritiene che la maggior parte delle lacune siano da attribuire a questo settore, con particolare attenzione agli appalti pubblici. Nonostante oltre mille comuni italiani abbiano hanno aderito al 'Patto dei sindaci', soltanto una ristretta minoranza ha un proprio piano d'azione per l'energia sostenibile.

Ma le preoccupazioni maggiori riguardano il settore dei trasporti, dove ''molte politiche sono allo stadio di progettazione, ma il piano d'azione nazionale sull'efficienza energetica non spiega come e quando saranno realizzate''. Sebbene alcune industrie abbiano introdotto volontariamente tagli ai consumi energetici volontari, ''non esiste nessun obbligo di risparmio di energia''.

Per migliorare le proprie performance energetiche – si legge nello studio – l’Italia dovrebbe introdurre alcuni miglioramenti, partendo da una strategia a lungo termine (fino al 2050) per ogni settore. In particolare nel settore degli elettrodomestici l’Italia potrebbe introdurre incentivi fiscali per il risparmio energetico, mentre in quello industriale sarebbe bene definire appositi target di risparmio accompagnati da regole nazionali.

Nel settore dei trasporti, infine, l’Italia dovrebbe migliorare la legislazione esistente, adottando nuovi incentivi e strumenti informativi.

Secondo un altro studio condotto da Ecofys insieme all’associazione Amici della Terra - "Saving Energy: bringing down Europe's Energy prices for 2020 and beyond" – l’adozione di politiche europee per l’efficienza energetica farebbero risparmiare circa 250 miliardi di euro all’anno da qui al 2030.

Links

Energy Efficiency Watch – Italy


Saving Energy: bringing down Europe's Energy prices for 2020 and beyond


Direttiva 2012/27/UE