Marcegaglia presidente BusinessEurope è un segnale importante per l'Italia

Emma Marcegaglia - foto di Giuseppe NicoloroBusinessEurope è l'organizzazione che riunisce tutte le associazioni industriali europee, in sostanza una “Confindustria” targata Ue. La nomina di Emma Marcegaglia alla sua guida è una buona notizia, che va contro il disinteresse - o quantomeno la trascuratezza - che gli italiani generalmente hanno verso l'Europa. Quando bisogna contare nell'Unione, si sa, l'Italia viene sempre dopo Francia, Germania e Gran Bretagna, e questo significa anche meno finanziamenti per le organizzazioni italiane che chiedono i contributi Ue per sviluppare i loro progetti, nonostante il nostro paese sia quello che in genere produce il maggior numero di richieste.

Per contare, in Europa, bisogna essere presenti, stare sul posto, far sentire la voce degli interessi italiani. Lo scorso anno sono andato all'European Business Summit, convegno organizzato annualmente da BusinessEurope. Gli imprenditori italiani - o loro rappresentanti - erano molto pochi, anzi direi che erano quasi del tutto assenti. Anche tra gli sponsor, i cui marchi sono bene in evidenza sul sito internet dell'evento - http://www.ebsummit.eu/ - non ho visto aziende italiane. Stesso discorso pure sugli speaker italiani. In quell'occasione ci “salvò” il prof. Monti: la conferma della sua partecipazione quasi raddoppiò il numero di giornalisti accreditati. Gli italiani comunque non aumentarono.

Guardando la pagina degli sponsor e degli speaker confermati al convegno di quest'anno, previsto per il prossimo 15-16 maggio, non sembra che ci siano molti cambiamenti: gli italiani scarseggiano sempre. E' allora il caso di evidenziare che le pur importanti e rispettate personalità italiane che ci rappresentano in Europa - Draghi, Monti, ora la Marcegaglia - non bastano ad accrescere il peso dell'Italia se non si vede anche la partecipazione numerosa e attiva di chi ha interesse a sostenere le proprie posizioni negli importanti dossier che saranno oggetto della futura politica europea.

Su tutti, la nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2014-2020 e il rilancio della crescita e degli investimenti.