Embargo russo - in arrivo aiuti Ue per ortofrutta

Per l'Italia previsti contributi per il ritiro dal mercato di 50mila tonnellate di frutta e verdura

Ortofrutta

Gli appelli del Governo italiano e delle imprese agricole non sono caduti nel vuoto. La Commissione europea sta lavorando a un nuovo pacchetto di aiuti a sostegno del settore dell'ortofrutta, danneggiato dal divieto di importazione dei prodotti agroalimentari made in Ue deciso da Mosca nell'agosto 2014.

Dopo la decisione russa di prorogare l'embargo sull'agroalimentare europeo fino al 2016, diversi paesi Ue, in particolare Italia, Francia e Spagna, e organizzazioni imprenditoriali hanno chiesto alla Commissione di rinnovare gli strumenti a sostegno del comparto ortofrutticolo.

L'intenzione dell'Esecutivo Ue di stanziare nuovi fondi per il settore è stata anticipata dal commissario Phil Hogan durante il Consiglio Agricoltura del 13 luglio e ora confermata dal Ministero delle Politiche agricole. Il progetto di regolamento, ha fatto sapere il Mipaaf, è stato presentato al Comitato di gestione competente e dovrebbe essere approvato entro il 31 luglio per essere operativo già a inizio agosto.

La misura, che resterà in vigore fino al 30 giugno 2016, consiste in aiuti per la mancata raccolta e per il ritiro delle eccedenze dal mercato, oltre che per la destinazione dei prodotti agli indigenti.

Nel caso dell'Italia, il plafond prevede ritiri per circa 50 mila tonnellate di prodotto, di cui:

  • 17.500 tonnellate di mele e pere,
  • 9.200 tonnellate di pesche e nettarine,
  • 3.300 tonnellate di agrumi,
  • 15.300 tonnellate di susine, kiwi e uva da tavola,
  • 650 tonnellate di altri ortaggi.

Inoltre, è previsto un ulteriore plafond da 3 mila tonnellate che può essere gestito a livello nazionale.

Soddisfatto il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, che ha sottolineato: “Si tratta di una risposta necessaria, che conferma i quantitativi che erano previsti per i nostri produttori lo scorso anno e introduce il ritiro di pesche e nettarine come da noi richiesto anche nell’ultimo Consiglio a Bruxelles”.

Giudizio positivo anche per Dino Scanavino, presidente di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, secondo cui “questi interventi potranno contribuire a dare sollievo ai produttori e alle cooperative, togliendo dal mercato europeo quantitativi di prodotto che, non potendo raggiungere la Russia, appesantiscono l’offerta interna con conseguenze al ribasso sui prezzi”.

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Author: candido33 / photo on flickr